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La grande quercia (1999)

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La grande quercia (1999)

The Wide Oak



Regia/Director: Paolo Bianchini
Soggetto/Subject: Paolo Bianchini
Sceneggiatura/Screenplay: Paolo Bianchini, Leone Colonna
Interpreti/Actors: Gigio Alberti, Mariella Valentini, Gastone Moschin, Emanuela Moschin, Andrea Frontoni, Roberta Nolis, Alessandro D'Achille, Lorenzo Loris, Alex Partexano, Virginia Bianco, Pietro Benedetti, Massimo Vanni, Mario Lesen (bambino), Sara Piras (bambina), Marta Cardarelli (bambina), Attica Dakin (bambina)
Fotografia/Photography: Giovanni Cavallini
Musica/Music: Fabrizio Siciliano
Costumi/Costume Design: Katia Dottori
Scene/Scene Design: Emita Frigato
Suono/Sound: Roberto Alberghini
Montaggio/Editing: Antonio Siciliano
Produzione/Production: General Movies, Mediaset
Vendite all'estero/Sales abroad: Rai Trade
censura: 93552 del 04-06-1999
Altri titoli: The Wide Oak
Trama: Siamo nei dintorni di Roma, durante gli ultimi anni della Seconda Guerra Mondiale. La famiglia Buratti, protagonista del film vi giunge nel '43, sfollata da Roma per l'avvicinarsi della guerra. È una famiglia borghese ma anticonformista. La guerra non viene mai raccontata frontalmente: non ci sono eserciti, non si vedono divise, non ci sono scene di massa; c'è un eco di avvenimenti terribili e sanguinosi, lontani fragori di bombardamenti, allusioni ad una guerra che i bambini percepiscono sempre più vicina ed incombente. Tutto il film è visto attraverso gli occhi innocenti e allo stesso tempo acuti dei tre piccoli protagonisti: Paolo, Giuliano e Mimmi, di cinque, sei e sette anni. Il mondo, a dispetto della guerra, si dispiega magnifico e misterioso ai loro occhi: nelle notti di luna, nel suono di un pianoforte, nei giochi con tre soldati loro amici. E poi improvvisi e terribili i bagliori lontani di guerra. Nella famiglia antifascista dei Buratti, gioiosa e talvolta stravagante, la guerra porterà la ferita profonda della morte per fucilazione dello zio partigiano.
Sinopsys: The film is set in the outskirts of Roma during the last years of the Second World War, in the historical area of Lazio. The Buratti family, the protagonists of the film, come back here in 1943, forced to leave Rome by the arrival of the war. They are middle class, but non-conformist. The film reveals the characters of the members of this family and the events in their lives during the war. But the war is never shown directly and there are no massed armies and rarely even a glimpse of a soldier's uniform. There is only a hint of terrible and bloody deeds, with the far-off noise of bombardments in the war that the children see as becoming ever closer and more menacing. The whole film is seen through the innocent eyes of the three young protagonists - Paolo, Giuliano and Mimmi, five, six and seven years old. The magnificent and mysterious world is revealed to them during moonlit nights, to the sound of the piano and in their games with three soldiers they befriend. Suddenly there is the terrible and depply-sounding intrusion of the war into the anti-fascist Buratti family's existence: the children's partizan uncle is executed.

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