Sperduti nel buio (1947)
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Regia/Director: Camillo Mastrocinque Soggetto/Subject: opera Sceneggiatura/Screenplay: Vittorio De Sica, Camillo Mastrocinque, Fulvio Palmieri, Aldo Vergano, Cesare Zavattini Interpreti/Actors: Vittorio De Sica (Carmine, il violinista cieco), Fiorella Betti (Paolina), Jacqueline Plessis (Livia duchessa di Valenza), Sandro Ruffini (Paolo Rovigliana, duca di Valenza), Leo Dale (Giovanni, il marinaio), Luigi Pavese (Cardillo, il gestore del Cafè Concerto), Olga Solbelli (Emilia, moglie di Cardillo), Enrico Glori (Luigi Nardone), Giuseppe Porelli (avvocato Ranzillo), Tina Pica (donna Concettina), Aniello Mele (Carmeniello), Agostino Salvietti (Ciccillo), Egisto Olivieri (Ciro Barracane), Alfredo Rizzo (De Rosa), Anna Corinto (Marinuccia), Claudio Ermelli (don Achille), Ettore Zambuto (avv. Bartoletti), Augusto Di Giovanni (marinaio amico Giovanni), Luisa Reda (Josette), Domenico Serra, Pietro Bigerna (Malavasi), Pupella Maggio [Giustina Maggio] (Florette), Primo Di Gennaro (Patapon), Amalia Pellegrini (Assunta, la cameriera) Fotografia/Photography: Renato Del Frate Musica/Music: Ezio Carabella Costumi/Costume Design: Michele Contessa Scene/Scene Design: Virgilio Marchi Montaggio/Editing: Gino Talamo Suono/Sound: Biagio Fiorelli [Gino Fiorelli] Produzione/Production: Edi Film, Romana Film Distribuzione/Distribution: Variety Film censura: 3210 del 13-10-1947 Altri titoli: Perdu dans les ténèbres Trama: Napoli, primi del '900. In seguito alla breve relazione con la propria cameriera Maria, il duca di Valenza è diventato padre di Paolina, della quale, però, non si è mai preoccupato. Passano quindici anni e Maria muore. Il suo convivente, il pregiudicato Luigi Nardone, cerca di ricattare il duca utilizzando Paolina: mentre l'uomo viene catturato dalla polizia, la ragazza riesce a fuggire. Di notte, ella capita in un noto caffè-concerto, dove ormai è rimasto soltanto Nunzio, un violinista cieco. L'uomo si affeziona a Paolina, le insegna a cantare e i due, insieme al vecchio Ciccillo, si guadagnano da vivere come suonatori ambulanti. Intanto il duca scopre di essere gravemente malato e decide di riprendere con sé la figlia, ma muore prima di realizzare il suo proposito. In seguito, Nardone esce dal carcere e cerca di costringere Paolina ad andare a vivere con lui. Ma la giovane viene difesa da Giovanni, l'onesto marinaio genovese di cui si è innamorata; quindi, decisi a sposarsi, i due vanno via insieme. Quando torna dal lavoro, il povero Nunzio, che si è segretamente innamorato di Paolina, trova la casa vuota e capisce di essere rimasto di nuovo solo. Trovato sul tavolo il violino che gli era stato promesso da Giovanni, l'uomo esce e, raggiunta la strada vicino al mare, si ferma davanti alla riva con un'espressione malinconica sul volto.
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