La figlia del capitano (1947)
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Regia/Director: Mario Camerini Sceneggiatura/Screenplay: Mario Camerini, Mario Monicelli, Carlo Musso, Ivo Perilli, Stefano Vanzina [Steno] Interpreti/Actors: Irasema Dilian (Mascia Mironov), Vittorio Gassman (Svabrin), Amedeo Nazzari (Pugaciov), Cesare Danova (Piotr Grinev), Aldo Silvani (cap. Mironov), Ave Ninchi (moglie del cap. Mironov), Ernesto Almirante (Savelic), Olga Solbelli (Caterina di Russia), Carlo Ninchi (Zurin), Laura Gore (Palaska), Gualtiero Tumiati (Andrej Crinev), Mariano Englen (generale), Folco Lulli (Zulai), Giuseppe Pierozzi (servo), Gino Saltamerenda (feldmaresciallo), Mario Cianfanelli (generale circasso), Piero Palermini (Dimitri), Arnoldo Foà (servo di corte), Liliana Lattanzi (amica Mascia), Enrico Urbini (Pope), Alfredo Martinelli (zio Mistro), Lando Sguazzini, Tanino Chiurazzi (padre Alessio) Fotografia/Photography: Aldo Tonti Musica/Music: Fernando Previtali Costumi/Costume Design: Maria De Matteis Scene/Scene Design: Piero Filippone Montaggio/Editing: Mario Camerini Produzione/Production: Lux Film, R.D.L. Distribuzione/Distribution: Lux Film censura: 2983 del 18-08-1947 Altri titoli: The Captain's Daughter, La fille du capitaine, Aufstand in Sibirien Trama: Russia, XVIII secolo. Piotr, giovane e nobile alfiere, deve raggiungere un fortino della Siberia, dove c'è la piccola guarnigione cui è stato assegnato. Durante il viaggio, l'uomo regala la propria pelliccia a un cosacco intirizzito dal freddo. Giunto al forte, dove lo accoglie il cordiale capitano Mironov, Piotr viene subito colpito dalla bella figlia dell'uomo, Mascia. I due giovani presto si innamorano, ma la loro storia provoca la rabbia di Svabrin, un ufficiale che da anni ama inutilmente la ragazza. Passano dei mesi e le bande dei ribelli del cosacco Pugaciov, che finge di essere lo zar Pietro III, percorrono la Siberia. Presto gli uomini di Pugaciov assaltano ed espugnano il fortino. Il capitano viene impiccato, mentre Svabrin passa dalla parte di Pugaciov. Questi, riconosciuto in Piotr l'uomo che lo ha soccorso mesi prima, lo salva dalla forca e gli dà un salvacondotto per Oraniemburg. Mentre parte, però, l'alfiere scopre che il rivale ha fatto prigioniera Mascia, da lui creduta al sicuro, e per liberarla diserta da Oraniemburg. Ripreso dai ribelli, Piotr viene riportato al forte che, poco dopo, viene riconquistato dalle truppe imperiali. In seguito a un duello, il giovane uccide Svabrin, che, prima di morire, lo accusa di essere una spia. Ingiustamente accusato di alto tradimento, Piotr sta per essere ucciso insieme a Pugaciov, ma Mascia riesce a ottenere la grazia per lui. Una volta riconosciuto innocente, l'ufficiale può finalmente sposare la donna amata.
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