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Sant'Elena piccola isola (1943)

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Sant'Elena piccola isola (1943)



Regia/Director: Renato Simoni
Soggetto/Subject: Renato Simoni
Sceneggiatura/Screenplay: Oreste Biancoli, Ettore M. Margadonna
Interpreti/Actors: Ruggero Ruggeri (Napoleone Bonaparte), Mercedes Brignone (Letizia Ramolino, madre di Napoleone), Carla Candiani (contessa Albina di Montholon), Rubi Dalma (contessa Bertrand), Elsa De Giorgi (Betsy), Franco Becci (conte Lascases), Annibale Betrone (ammiraglio), Mario Brizzolari (generale Montholon), Renato Cialente (ministro sir Enrico Bells), Luigi Cimara (maresciallo Bertrand), Dino Di Luca (domestico Marchand), Cesare Fantoni (Cipriani), Lamberto Picasso (generale Hudson Lowe), Salvo Randone (generale Gourgaud), Paolo Stoppa (medico curante di Napoleone), Micaela Giustiniani (sorella di Betsy), Alberto Sordi (capitano Popleton), Anna Carena (dama di compagnia di Letizia Bonaparte), Silverio Pisu (Emanuele), Luigi Garbuio (bambino biondo), Alberto Pomerani (bambino), Gian Paolo Rosmino [Giampaolo Rosmino], Rosetta Tofano, Cesare Polesello, Andrea Maroni, Luigi Zoncada
Fotografia/Photography: Mario Bava
Costumi/Costume Design: Vittorio Nino Novarese [Nino Novarese]
Scene/Scene Design: Andrea Beloborodoff, Antonio Valente
Montaggio/Editing: Eraldo Judiconi [Eraldo Da Roma]
Suono/Sound: Adolfo Alessandrini
Produzione/Production: Era Film, Scalera Film
Distribuzione/Distribution: Scalera Film
censura: 31851 del 12-02-1943
Trama: Dopo esser fuggito dall'Elba e aver ripreso il potere per cento giorni, Napoleone Bonaparte viene definitivamente sconfitto a Waterloo e, quindi, il 15 ottobre 1815 esiliato nell'isola di Sant'Elena nell'Oceano Atlantico. Circondato dalle poche persone rimastegli fedeli, l'ex imperatore sopporta con coraggio e fierezza la prigionia, resa ancor più dura dal cinismo dei suoi carcerieri e dal disprezzo del governatore inglese. A questo si aggiungono l'insofferenza e gli scatti irrispettosi di alcuni suoi fedelissimi, esasperati anche loro dall'isolamento. Il 5 maggio 1821 per Napoleone, che in preda al delirio rivede le sue armate in battaglia, arriva finalmente la morte liberatrice.

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