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La cena delle beffe (1942)

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La cena delle beffe (1942)



Regia/Director: Alessandro Blasetti
Soggetto/Subject: opera
Sceneggiatura/Screenplay: Alessandro Blasetti, Renato Castellani
Interpreti/Actors: Amedeo Nazzari (Neri Chiaramantesi), Osvaldo Valenti (Giannetto Malespini), Clara Calamai (Ginevra), Valentina Cortese (Lisabetta), Memo Benassi (Tornaquinci), Piero Carnabuci (Fazio), Lauro Gazzolo (Trinca), Alberto Capozzi (Ser Luca), Alfredo Varelli (Gabriello Chiaramantesi), Nietta Zocchi (Cinzia), Silvio Bagolini (terzo cerusico), Umberto Sacripante (secondo cerusico), Aldo Silvani (primo cerusico), Gildo Bocci (Ceccherino, taverniere), Luisa Ferida (Fiammetta), Elisa Cegani (Laldòmine), Anna Carena (moglie di Ceccherino), Carlo Minello (messere alla taverna), Adele Garavaglia (nonna di Lisabetta), Margherita Bagni (dama alla festa del Tornaquinci), Antonio Acqua (Lapo), Lilla Brignone (dama alla festa del Tornaquinci), Milla Papa (fantesca)
Fotografia/Photography: Mario Craveri
Musica/Music: Giuseppe Becce
Costumi/Costume Design: Gino Sensani
Scene/Scene Design: Virgilio Marchi
Suono/Sound: Vittorio Trentino
Montaggio/Editing: Mario Serandrei
Produzione/Production: Cines (1941), E.N.I.C. - Ente Nazionale Industrie Cinematografiche
Distribuzione/Distribution: Ente Nazionale Industrie Cinemat. ENIC
censura: 31552 del 21-02-1942
Altri titoli: La farce tragique
Trama: Firenze, al tempo dei Medici. Rivali a causa della bella e disponibile Ginevra, Neri e Giannetto si fanno beffa l'uno dell'altro. Un giorno, Giannetto invita Neri a casa di un amico per una "cena della pace"e lo persuade a compiere una bravata in una taverna, dove aveva fatto in precedenza spargere la voce che l'uomo era diventato pazzo. Appena arriva sul posto armato di una roncola, Neri viene aggredito dagli avventori del locale e, riuscito a sfuggire, si rifugia su un campanile. Adesso Giannetto può avere Ginevra: fingendosi Neri, infatti, durante la notte si introduce nel suo letto. Il mattino dopo, Neri riesce a scappare e, giunto di corsa a casa di Ginevra, capisce l'inganno. Subito dopo viene arrestato, incatenato in un sotterraneo ed esposto al pubblico ludibrio. Giannetto, turbato, propone a Neri una riappacificazione, ma quello gli sputa in faccia. Riuscito a farsi liberare grazie all'aiuto di una giovane che è innamorata di lui, Neri è deciso a vendicarsi e va da Ginevra, sicuro che Giannetto si trovi con lei. Ma il rivale ha escogitato una crudele trappola: nel letto della donna si trova adesso il fratello minore di Neri; questi, giunto nella stanza, lo colpisce uccidendolo. Quando Neri si accorge del tragico scambio, disperato, impazzisce veramente: Giannetto lo prega di ucciderlo per punirlo del male che gli ha fatto, ma lui, credendo di aver ucciso il suo nemico e di avere di fronte il proprio fratello, gli fa una carezza e se ne va. Giannetto resta solo con la propria disperazione.

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