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Amo te sola (1935)

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Amo te sola (1935)



Regia/Director: Mario Mattòli
Soggetto/Subject: opera
Sceneggiatura/Screenplay: Mario Mattòli, Giacomo Gentilomo
Interpreti/Actors: Vittorio De Sica (Giovanni), Milly (Grazia), Enrico Viarisio (avvocato Piccoli), Giuditta Rissone (Carlotta), Carlo Ninchi (Cesare Baldi), Ada Dondini (donna Giuditta), Renato Cialente (barone), Enzo Biliotti (cavalier Rivolta), Giovanni Barrella (impresario milanese), Carlo Duse (poliziotto), Checco Rissone (giovane marchese), Cesare Polacco (liberale al caffè "Ferruccio"), Guido Celano (liberale al caffè), Emilio Cigoli (liberale al caffè), Dina Romano (governante), Edda Soligo (cameriera), Clelia Bernacchi (Rosa, cameriera di Piccoli), Carlo Maggio, Antimo Reyneri, Carla Zaccaria, Pio Campa, Remo Brignardelli, Nino Eller, Guglielmo Morresi
Fotografia/Photography: Carlo Montuori
Musica/Music: Salvatore Allegra
Costumi/Costume Design: Gino Sensani
Montaggio/Editing: Giacomo Gentilomo
Suono/Sound: Giovanni Bianchi
Produzione/Production: Tiberia Film (1935)
Distribuzione/Distribution: Soc. An. Grandi Films
censura: 29058 del 09-11-1935
Altri titoli: 1868
Trama: Firenze, 1848. Giunto da poco in città, Giovanni, un giovane compositore napoletano, entra in un caffè dove si ritrovano abitualmente dei liberali e, per una serie di circostanze, compone l'inno dei Volontari. In seguito, dopo aver incontrato una ragazza ed essersene subito innamorato, Giovanni viene coinvolto in uno scontro a sfondo politico e quindi arrestato con l'accusa di resistenza alla polizia. Costretto a lasciare la città, il giovane musicista raggiunge Milano, dove riesce ad avere successo e a fare fortuna grazie alla rappresentazione di una sua opera alla Scala. Ma, nonostante tutto, Giovanni non ha dimenticato la ragazza che ha incontrato a Firenze. Qualche tempo dopo, infatti, il compositore torna nella città toscana e ritrova la giovane. Una serie di equivoci e imprevisti, però, fa sì che tra i due innamorati si crei una profonda tensione. Ma alla fine tutto si risolve e, felici, i due ragazzi si uniscono al corteo di giovani pronti a partire per la guerra di Indipendenza. Tutti intonano l'inno patriottico composto da Giovanni.

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