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Fughe e approdi (2011)

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Fughe e approdi (2011)

A Return to the Aeolian Islands



Regia/Director: Giovanna Taviani
Soggetto/Subject: Giovanna Taviani
Sceneggiatura/Screenplay: Giovanna Taviani
Interpreti/Actors: Francesco D'Ambra, Nino Mangano
Fotografia/Photography: Duccio Cimatti, Alessandro Ghiara
Musica/Music: Giuliano Taviani, Carmelo Travia
Montaggio/Editing: Benni Atria, Luca Gasparini
Suono/Sound: Davide D'Onofrio
Produzione/Production: Kaos Cinematografica, Regione Siciliana - Dipartimento Regionale dei Beni Cultural, Sicilia Film Commission
Distribuzione/Distribution: Cinecittà Luce
censura: 104195 del 24-03-2011
Altri titoli: A Return to the Aeolian Islands
Trama: Un viaggio su una tartana dalla vela rossa attraverso le isole Eolie, luoghi di espatri e emigrazioni tra Ottocento e Novecento, per raccontarne le fughe e gli approdi tra immaginario e realtà. Traghettatore del viaggio è Franco "Figliodoro", un ex pescatore originario di Lipari. E' lo stesso traghettatore che nel film Kaos, del 1984, accompagnava, con la sua tartana dalla vela rossa, una madre e i suoi figli in esilio verso Malta, dove andavano a raggiungere il marito fuggito alla persecuzione dei Borboni. Lo stesso marinaio che, nella sequenza finale, invitava i bambini in fuga a fare sosta nella spiaggia delle sabbie bianche. Franco Figliodoro è il tramite tra la troupe e gli abitanti di Lipari, Salina, Vulcano, Stromboli e Panarea. Da sempre le Isole Eolie sono state terre di fughe e di approdi. Di qui fuggivano i cavatori della pomice, per difendersi dal "male di pietra", la silicosi. Se ne andavano gli isolani di Stromboli, Salina, Panarea e Vulcano, che emigravano per fuggire il fuoco dei loro vulcani o l'attacco della filossera sulle loro vigne, i loro capperi, il loro grano. E fuggivano i confinati politici racchiusi nel castello di Lipari, come Emilio Lussu e Carlo Rosselli che, una notte d'estate, misero in atto una delle fughe più beffarde contro il regime fascista. Ma furono anche, queste, isole di rifugio e di approdo. Qui tornavano i novelli sposi emigrati nel mondo per conoscere le giovani mogli sposate per procura. Vi approdavano i personaggi legati alle pieghe oscure della politica in Europa, che si nascondevano ai piedi dei vulcani per cercare un nuovo modo di vivere. E vi approdavano anche i grandi maestri del cinema, che qui misero piede per accendere le loro fantasie: Roberto Rossellini (Stromboli. Terra di Dio), Michelangelo Antonioni (L'Avventura), i fratelli Taviani (Kaos), Dieterle (Vulcano), fino al Troisi di Il postino e al Moretti di Caro Diario. Nel documentario si ripercorrono quei film e quei luoghi attraverso le testimonianze della gente che partecipò alla guerra dei due vulcani tra Ingrid Bergman e Anna Magnani; che vide Monica Vitti e Lea Massari perdersi sullo scoglio di Lisca bianca; che aiutò Nitti e Rosselli a fuggire di notte dal porto di Marina Corta. Le storie vissute, gli esili, le partenze, gli arrivi e i ritorni, narrati direttamente dai testimoni delle isole, si confondono con le storie dei loro padri e dei loro nonni, ritratti a loro tempo nei grandi documentari di De Seta e della Panaria, che per primi misero piede su queste isole vulcaniche e ne narrarono il fascino e l'orrore. Di volta in volta le immagini del viaggio dissolvono nelle immagini dei film, in un unico impasto tra realtà e finzione, dove le storie reali anticipano le storie immaginarie e le storie immaginarie anticipano quelle reali.
Sinopsys: A journey on a red sailed tartan boat through the Aeolian islands, areas of expatriation and migration between the 1800s and 1900s, describing the escapes and landings between imagination and reality. The boatman of the journey is Franco "Figliodoro", a former fisherman and native of Lipari. He is the boatman who in the movie Kaos (1984) ferried a mother and her children in exile to Malta, to reunite with her husband who had escaped persecution by the Bourbons. The same fisherman, in the closing sequence of the film, encouraged the children to make a stop in the white sandy beach. Franco Figliodoro will act as intermediary between the crew and the inhabitants of Lipari, Salina, Vulcano, Stromboli and Panarea. The Aeolian islands have always been lands of escapes and landings. The pumice quarrymen ran away from these islands to protect themselves from the "stone disease", silicosis. The inhabitants of Stromboli, Salina, Panarea and Vulcano emigrated to run away from the fire of the volcanoes or the phylloxera affecting their vines, their capers or their wheat. From here, one warm summer night, political prisoners Emilio Lussu and Carlo Rosselli, interned in the castle of Lipari, succeeded in carrying out one of the most mocking escapes against the Fascist regime. These islands, however, have also been places of shelter and landing. Newly-wed grooms who had migrated abroad came back here to meet their young brides married by proxy for the first time. People connected to the darker side of European politics would land here to hide at the foot of the volcano in search of a new way of life. The great masters of cinema, too, landed here to spark off their imagination: Roberto Rossellini (Stromboli), Michelangelo Antonioni (L'Avventura), the Taviani brothers (Kaos), Dieterle (Vulcano), up to Troisi (Il Postino) and Moretti (Caro Diario). The documentary revisits those movies and places through the memories of the people who participated in the war of the two volcanoes between Ingrid Bergman and Anna Magnani; those who saw Monica Vitti and Lea Massari get lost on the Lisca Bianca rock; those who helped Nitti and Rosselli to escape that night from the Marina Corta harbor. The stories, the exiles, the departures, the arrivals and the returns told directly by the witnesses on these islands are interposed with the stories of their fathers and grandfathers portrayed in the great documentaries by De Seta and the Panaria Film production company, who were the first to set foot on these volcanic islands and describe their charm and their awe. The images of the journey fade into the images of the movies in a unique mix between reality and fiction, where real stories anticipate the imaginary ones and vice-versa.

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