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Cielo senza terra (2011)

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Cielo senza terra (2011)

Heaven Without Earth



Regia/Director: Giovanni Maderna, Sara Pozzoli
Soggetto/Subject: Giovanni Maderna
Sceneggiatura/Screenplay: Giovanni Maderna
Interpreti/Actors: Eugenio Maderna, Giovanni Maderna, Gino Pozzi, Giovanni Anselmuccio, Giuseppe Gaglio, Giuseppe Riva, Augusto Pigazzi, Sara Pozzoli, Alessandro Torricini, Enrico Benedetti, Erica Benedetti, Mariangela Buzzoni, Andrea Terrenghi, Guido Valseccchi, Ernesto De Pascale (voce)
Fotografia/Photography: Giovanni Maderna, Sara Pozzoli
Suono/Sound: Giovanni Maderna, Sara Pozzoli
Montaggio/Editing: Giovanni Maderna, Sara Pozzoli
Produzione/Production: Quarto Film, Fuori Orario, Vivo Film S.r.l., RAI-Radiotelevisione Italiana (Rete 3) - Fuori Orario
Distribuzione/Distribution: Vivo Film
censura: 104588 del 01-09-2011
Altri titoli: Heaven Without Earth
Trama: Un giovane padre e suo figlio di otto anni camminano su una montagna. Il loro percorso, le notti in tenda, la vita all'aria aperta diventano occasioni di intimità e dialogo. Nelle loro parole: il rapporto con la famiglia, l'amore, la città che il padre ha lasciato, la natura che li circonda. L'infanzia, il desiderio di conoscere e di crescere si confrontano con le inquietudini della vita adulta.. Mentre il cammino prosegue, tra incontri e scoperte possibili in una natura sempre più presente, padre e figlio si mettono in relazione con altre vicende che sembrano affiorare dal passato o riportarli repentinamente alla realtà quotidiana della città, laggiù in fondo alla pianura: l'occupazione di una fabbrica a Milano ed il racconto delle (dis)avventure di un produttore musicale negli anni settanta. Un gioco di rimandi e di allusioni che parla ai bambini che eravamo, agli adulti che siamo, in un intreccio di storia individuale e storia collettiva. Salire sempre più in alto, spaziare con lo sguardo sempre più lontano, è un modo di allontanarsi o avvicinarsi al mondo?
Sinopsys: A young father and his eight-year old child are walking up a mountain. The route they take, the nights in a tent and the open-air life they lead provide moments of closeness and dialogue. The words they exchange talk of: their relationship with their family, love, the town the father has left and Nature all around them. Childhood, the desire to find out things and to grow contrast with the worries of adult life.. While their journey continues, marked by encounters and discoveries that can come about in this increasingly natural landscape, father and son discuss other issues that seem to emerge from the past or suddenly bring them back to the daily routine of life in the city below them, on the plain: the occupation by the workers of a factory in Milan and the narration of the (mis)fortunes of a music producer in the Seventies. A game of cross-references and allusions that speaks to the children we once were, and the adults we now are, interlacing individual experiences and collective history. Is climbing ever higher and seeking farther horizons a way to distance ourselves or to grow closer to the world

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