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L'altro Adamo (2014)

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L'altro Adamo (2014)



Regia/Director: Pasquale Squitieri
Soggetto/Subject: Pasquale Squitieri
Sceneggiatura/Screenplay: Pasquale Squitieri
Interpreti/Actors: Lino Capolicchio (Adamo), Ottavia Fusco (la capoufficio), Fabiano D'Agostino (il bullo), Marianna Jensen (Giselle), Mauro Giacomelli (Auguste), Antonio Mastellone (il compare di Adamo)
Fotografia/Photography: Daniele Baldacci
Musica/Music: Manuel De Sica
Costumi/Costume Design: Francesco Bureca
Scene/Scene Design: Massimo Galluzzi
Suono/Sound: Davide Pesola
Montaggio/Editing: Daniele Baldacci, Pasquale Squitieri
Produzione/Production: Cosmo Production S.r.l.
censura: 108972 del 28-10-2014
Trama: In una citt? immaginaria, in un futuro molto prossimo, incontriamo ADAMO K, un uomo sui quaranta dal portamento dignitoso, 'abbigliamento comune. Lo incontriamo a fine giornata, quando edifici di ogni altezza e disegno vomitano sulle strade fiumane di impiegati, funzionari, tecnici, balordi e... varia umanit?. E l'ora di uscita dal lavoro. E una fetta della societ? di massa che lascia scrivanie, catene di montaggio, latrine, indagini di mercato, postriboli, posti di blocco, sportelli, spaccio, rapine, sale operatorie, omicidi, stupri, preghiere, profezie, profitti, a quelli del secondo turno. Un'umanit? che non si scambia sguardi n? saluti, n? sorrisi. Un'umanit? che diffida dell'altro e si muove contando i tempi che la separano dai suoi consueti incontri con l'auto, la sotterranea, la moto, il supermercato, i programmi tv, i tranquillanti, la masturbazione di coppia, i figli adottivi, il computer.Adamo ? un vivente incasellato in questa societ? priva di ideali, di sentimenti, di passioni, priva d'anima: "la societ? di massa". Asservito al salario ed alle opportunit? per accrescerlo, perduto nel labirinto dell'immaginario che dirige il suo lavoro di grafico pubblicitario obbligandolo a falsificare la qualit?, a volte nociva, dei prodotti, che reclamizza con immagini attraenti o shocking. Un uomo dallo sguardo lontano, come gli altri. Solo un piccolo particolare lo distingue: all'occhiello del soprabito un minuscolo bottone luccicante. Adamo ritrova la sua vecchia auto in un parcheggio caotico. Si ? appena mosso che viene aggredito da un motociclista comparso dal nulla, che lo insulta ferocemente, picchia sui vetri, scalcia contro la fiancata della vettura, lo invita ad uscire per "regolare i conti". Adamo non reagisce, se ne resta impassibile, assente. L'arrivo d'un poliziotto lo salva dalla furia del motociclista. La piccola folla che si ? formata applaude il poliziotto. Finalmente raggiunge la sua abitazione in periferia, uno dei tanti edifici-alveare circondati da una selva di cartelloni pubblicitari. Ad uno rivolge la sua attenzione. Lo spazio centrale ? occupato dal corpo seminudo d'una giovane donna e sotto di lei la scritta "MANGIATE PIU CARNE!", cui segue il nome della ditta produttrice di carne in scatola, la SEAK. Con un mesto sorriso Adamo si avvia all'ingresso. La casa di Adamo ? composta da un unico grande vano completamente invaso da attrezzature televisive. Video e computer sono ovunque, lasciando un minimo spazio per un divano-letto, un cucinino, un porta-abiti, una porticina su cui ? scritto WC. Appena entrato, Adamo saluta il suo super computer, dotato d'una eccezionale intelligenza artificiale, che ha battezzato ULISSE. Buonasera Ulisse. Una luminosa mano artificiale stringe quella di Adamo. Adamo si libera del soprabito ed estrae dall'occhiello il bottone luccicante (una mini-telecamera) che inserisce in un vano del computer. Tra Adamo e la straordinaria intelligenza artificiale di Ulisse si ? stabilito un singolare rapporto: Adamo vive una doppia vita... quella reale, arida, continuamente minacciata, e quella apparente che Ulisse gli costruisce con le sue magie tecnologiche. Sul grande schermo appaiono le immagini riprese dalla minicamera durane la giornata, molto spesso episodi sgradevoli che mostrano lo squallore, i timori, l'ottusit? del suo quotidiano e la passivit? di Adamo nel viverlo. Ulisse, con un elaborato gioco di clonazioni, trasforma i comportamenti passivi, abulici di Adamo, in slanci coraggiosi, aggressivi, ribelli. Cos. realizza un "doppio" di Adamo che nell'immaginario riscatta la sua passivit?. Questo suo "doppio" riscuote grande successo sulle migliaia di percorsi telematici che Ulisse contatta. Ma Adamo, sempre pi? sbalordito dall'intelligenza del computer, gli confessa che quei giochi di prestigio, anche se lo aiutano a sognare per qualche minuto, non compensano la sua estraneit? alla vita. Gli chiede, allora, di andare oltre: di costruirgli una storia d'amore. Una storia in cui lui possa vivere sentimenti, ideali, passioni, desideri... la vita, insomma. Tra le tante immagini, tra i tanti volti registrati ? apparso quello di una giovane donna: la donna che Adamo ha sempre sognato. Adamo supplica Ulisse perch? materializzi quel sogno. Dopo molte insistenze, Ulisse accetta. Adamo pu. sprofondare nel divano e godersi il film. Partono i titoli; "Cuori solitari", poi le immagini. La trama ? ripescata da un vecchio, famoso film di qualche secolo prima: Adamo si sdoppia nell'Adamo spettatore e nell'Adamo attore. Lo spettatore sembra guidare i comportamenti dell'attore. Adamo attore incontra Giselle, una meravigliosa ragazza che chiede l'elemosina vendendo fiori davanti alla porta d'ingresso di un bar, in una buia stradina di periferie. E la ragazza del filmato! L'Adamo spettatore trema d'emozione. L'Adamo attore si avvicina a Giselle e si accorge che ? cieca! In lui nasce un amore immediato. Un amore delicato, cortese, partecipe. Un sentimento forte e dolce che lei ricambia. Il loro rapporto prosegue fino a diventare amore. Adamo tormentato dalla cecit? di Giselle trova un famoso chirurgo oftalmico in grado di restituire la vista ad un particolare tipo di ciechi. Il tipo di cecit? da cui ? afflitta Giselle, ma intervento e cure sono costosissimi. Adamo ruba, rapina, vende un rene per un trapianto e alla fine racimola la somma per l'intervento. Lo comunica alla ragazza e insieme partono per raggiungere la clinica dove opera il famoso chirurgo. E proprio nella clinica che Giselle scompare portando via il denaro. Adamo ? sconvolto. La cerca disperatamente ovunque e la trova in una boutique mentre indossa un costoso abito. Giselle non ? cieca, non lo ? mai stata, ma ha deciso di vivere cos. in attesaa di un ricco "benefattore". Non ? forse la menzogna alla base della vita? Adamo le spara e la uccide. Fine del film. Adamo sobbalza e si rivolge ad Ulisse. Non ? quello il finale che vuole, ma il computer non ha altro finale possibile. I dati di Adamo in possesso di Ulisse non portano che a quella conclusione. Adamo, attraverso il suo "doppio", ha voluto "vivere": recuperare volont?, scelte, sentimenti. Ebbene, spesso la vita pu. condurti al delitto. Forse c'? un altro finale - suggerisce Ulisse: uscire e cercarla. Adamo, sconvolto, esce spegnendo Ulisse e video. In un immaginario passaggio temporale i video si riaccendono ed un giornalista riassume la storia di Adamo K che, in base a documenti filmati, ? stato condannato all'ergastolo per omicidio, in base al principio che ogni cosa che abbiamo realizzato, prima l'abbiamo immaginata.

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