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Indebito (2013)

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Indebito (2013)

Undue Debt



Regia/Director: Andrea Segre
Soggetto/Subject: Vinicio Capossela, Andrea Segre
Sceneggiatura/Screenplay: Vinicio Capossela, Andrea Segre
Interpreti/Actors: Manolis Pappos, Dimitris Kontogiannis, Timoleon Tzanis, Stefano Magoulas, Vasilis Korakaksi
Fotografia/Photography: Luca Bigazzi
Montaggio/Editing: Sara Zavarise
Suono/Sound: Remo Ugolinelli, Adriano Di Lorenzo
Produzione/Production: Jolefilm, La Cupa
Distribuzione/Distribution: Nexo Digital S.r.l.
censura: 107758 del 11-10-2013
Altri titoli: Undue Debt
Trama: La crisi di oggi prima che economica è identitaria. E' separazione, disorientamento. Le culture europee sono state svendute all'omologazione del consumo e alla corsa alla ricchezza. Ci hanno fatto credere che la liberazione dalla povertà materiale dovesse coincidere con la fuga da sè stessi. Vivere oggi di nuovo la povertà senza sè stessi è una vertigine insostenibile. Il nostro documentario è un tempo dedicato ad ascoltare l'assenza di noi stessi. E' la consapevolezza di vivere in-debito di aria, di senso, di prospettiva. Per farlo abbiamo vagato come flaneur, come viandanti nel luogo simbolo della crisi, la Grecia indebitata: seguendo le parole, i pensieri e la musica dei rebetes, i cantanti del rebetiko, il blues ellenico. Il rebetiko è musica nata dalla disperazione di un'antica crisi (la fuga da Smirne) ed è una delle musiche che hanno costruito l'identità moderna della Grecia, trasportando con sè il dolore dell'esilio e la ribellione alle violenze della storia. E' una musica contro il potere, non autorizzata, indebita. I rebetes sono portatori di questa identità, di cui oggi celebrano un funerale pieno di sconfitta, disperata ribellione e silenziosa speranza. I loro concerti e le loro parole riempiono le taverne notturne di Atene e Salonicco, sfiorano le scritte sui muri, ascoltano il mare dei porti e incontrano il cammino di Vinicio Capossela, musicista e viandante che intreccia le sue note con i pensieri del suo diario di viaggio, il tefteri. Cos. la Grecia diventa l'Europa, la sua crisi la nostra e il rebetiko il canto vivo di un'indebita e disperata speranza.
Sinopsys: We roamed around like flaneurs, like wanderers in a symbolic place of the crisis - indebted Greece - following the words, thoughts and music of the rebetes, the singers of rebetiko, a kind of Hellenic blues. Rebetiko music originated in the despair of an old crisis (Greeks fleeing Smyrna) and is one of the musical forms that has built Greece's modern identity, conveying both the pain of exile and the rebellion against the violence of history. It is an unauthorised and unlawful music that opposes power. Rebetes are the bearers of this identity, who today celebrate a funeral full of defeat, desperate rebellion and silent hope.

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