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Il sibilo lungo della taranta (2006)

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Il sibilo lungo della taranta (2006)



Regia/Director: Paolo Pisanelli
Soggetto/Subject: Paolo Pisanelli
Interpreti/Actors: Cici Cafaro, Cosimino Surdo, Giorgio Colazzo, Pantaleo Bianco, Cosimo Chiriatti, Luigi Palma, Garrapa. Giorgio, Giorgio Cocola
Fotografia/Photography: Paolo Pisanelli
Montaggio/Editing: Manuel Cassano, Paolo Turla
Suono/Sound: Emanuele Costantini, Manuel Cassano
Produzione/Production: Big Sur s.c.r.l.
censura: 99746 del 30-03-2006
Trama: Il film si snoda attraverso musiche e poesie sui percorsi del ragno del Salento, in un viaggio nel Sud tra modernità e tradizioni dagli anni Sessanta fino a "La Notte della Taranta". Nel film le immagini inseguono parole, le parole diventano poesia e inseguono ritmi e melodie: la materia della narrazione si rigenera continuamente adoperando una fusione di parole italiane, salentine e di lingua greca che incantano con il suono. Musica e poesia sono le chiavi per aprire i confini di un territorio e passare attraverso sogni e realtà: esplorando il Salento quale metafora del Sud-Italia, si raccontano storie di donne oppresse, di emigranti e di braccianti, di amore, di fatica e ribellione... Anziani e giovani poeti, cantori, narratori, cantanti e musicisti sono i protagonisti del film: le loro memorie e narrazioni, il loro modo di cantare e di suonare oggi si confronta con l'esplosione musicale della pizzica che ritorna dal passato con il suo carico simbolico legato al tarantismo e prende corpo in un festival, La Notte della Taranta.
Sinopsys: T he Tarantula is a mythical insect and its bite is symbolical but it is a the main symbol of the culture of the Salento: this small spider bit mostly women by injecting them with poison, and which could only be neutralized by dancing to the sound of the pizzica -therapeutic music which would cure their sickness- and by going to St. Paul's Chapel in Galatina where they would ask for grace. The music and poetry in the film are the means by which the frontiers which separate dreams and reality are crossed: through the exploration of the Salento as a metaphor of Southern Italy, the stories of oppressed women, emigrants and farm labourers who once sang about love and labour under the burning sun, are narrated. Their memories and narrations, their ways of singing and playing instruments encounter the musical explosion of the pizzica, which surfaces from the past, along with its symbolical connotations, and all this together becomes a festival, "La Notte della Taranta".

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