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Diaz - Don't Clean Up This Blood (2012)

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Diaz - Don't Clean Up This Blood (2012)

Diaz - Don't Clean Up This Blood



Regia/Director: Daniele Vicari
Soggetto/Subject: Daniele Vicari
Sceneggiatura/Screenplay: Daniele Vicari, Laura Paolucci
Interpreti/Actors: Claudio Santamaria (Max Flamini), Elio Germano (Luca Gualtieri), Jennifer Ulrich (Alma Koch), Monica Elena Birladeanu (Costantine Giornal), Aylin Prandi (Maria), Alessandro Roja (Marco Cerone), Davide Iacopini (Marco), Fabrizio Rongione (Nick Janssen), Paolo Calabresi (Francesco Scaroni), Renato Scarpa (Anselmo Vitali), Rolando Ravello (Rodolfo Serpieri)
Fotografia/Photography: Gherardo Gossi
Musica/Music: Teho Teardo
Costumi/Costume Design: Roberta Vecchi, Francesca Vecchi
Scene/Scene Design: Marta Maffucci
Suono/Sound: Remo Ugolinelli, Alessandro Palmerini
Montaggio/Editing: Benni Atria
Produzione/Production: Fandango, Mandragora Movies, Le Pacte
Distribuzione/Distribution: Fandango
Vendite all'estero/Sales abroad: Fandango Portobello Sales
censura: 106109 del 11-04-2012
Altri titoli: Diaz - Don't Clean Up This Blood
Trama: Luca è un giornalista della Gazzetta di Bologna. È il 20 luglio 2001, l'attenzione della stampa è catalizzata dagli scontri tra manifestanti e forze dell'ordine durante il vertice G8 di Genova. In redazione arriva la notizia della morte di Carlo Giuliani. Luca decide di partire per Genova, vuole vedere di persona cosa sta succedendo. Alma è un'anarchica tedesca che ha partecipato agli scontri. Sconvolta dalle violenze cui ha assistito, decide di occuparsi delle persone disperse insieme a Marco, un organizzatore del Genoa Social Forum, e Franci, una giovane avvocato del Genoa Legal forum. Nick è un manager che si interessa di economia solidale, arrivato a Genova per seguire il seminario dell'economista Susan George. Anselmo (Renato Scarpa) è un vecchio militante della CGIL e con i suoi compagni pensionati ha preso parte ai cortei contro il G8. Etienne e Cecile sono due anarchici francesi protagonisti delle devastazioni di quei giorni. Bea e Ralf sono di passaggio e hanno deciso di riposarsi alla Diaz prima di partire. Max, vicequestore aggiunto del primo reparto mobile di Roma, comanda il VII nucleo e non vede l'ora di tornare a casa da sua moglie e sua figlia. Luca, Alma, Nick, Anselmo, Etienne, Marco e centinaia di altre persone incrociano i loro destini la notte del 21 luglio 2001. Poco prima della mezzanotte centinaia di poliziotti irrompono nel complesso scolastico Diaz-Pascoli, sede del Genoa Social Forum adibita per l'occasione a dormitorio. In testa c'è il VII nucleo comandato da Max, seguono gli agenti della Digos e della mobile, mentre i carabinieri cinturano l'isolato. È un massacro in piena regola. Quando Max dà ordine ai suoi di fermarsi, è tardi. 93 persone presenti nella scuola, oltre ad essere in arresto, hanno subìto una violenza inaudita senza aver opposto alcuna resistenza. Luca e Anselmo finiscono in ospedale, Alma dopo essere stata medicata viene condotta alla caserma di Bolzaneto. All'alba Etienne e i suoi amici escono dal bar dove si sono rifugiati durante la notte. Tutto è silenzio, deserto. Si fanno strada verso la Diaz, ma una volta dentro trovano solo sangue e distruzione. Anche Marco non si trovava alla Diaz durante l'incursione. Ha passato la notte con Maria, una ragazza spagnola conosciuta in quei giorni. Quando la mattina, in una Genova devastata e irreale, raggiunge la scuola, la luce del sole mette ancor più in evidenza le proporzioni del massacro. Sconvolto raggiunge il suo ufficio, squilla il telefono: è la madre di Alma. Marco non sa cosa sia successo alla ragazza ma promette che farà di tutto per trovarla. A Bolzaneto, per Alma e decine di altri ragazzi, l'incubo non è ancora finito.
Sinopsys: In 2001, on the last day of the G8 summit in Genoa, just before midnight, more than 300 police officers stormed the Diaz school, looking for black bloc demonstrators. In what came to be known as "the night of volunteers", the massive force was led by a special unit while the Carabinieri cordoned off the building. Inside the school were 90 activists, mostly students from around Europe along with a handful of foreign journalists, preparing to bunk down for the night on the school's floors. As the police burst in, the young demonstrators raised their hands to surrender. Undeterred and unmoved, the officers unleashed a calculated frenzy of violence, beating both young and old, male and female indiscriminately. Commander Fournier would later describe it as "a Mexican slaughterhouse". The activists who were seriously injured were rushed to the hospital in ambulances, but were soon taken to the Bolzaneto police barracks to join those who had already been arrested, where they were subjected to further abuse and degradation. A police spokeswoman stated in a press conference that the 63 medical records filed with the Judicial Police referred to "past injuries". Many of the alleged black bloc activists discovered only while in hospital that they were under arrest for conspiring to damage property, looting, resisting arrest and the illegal possession of firearms. After several days of detention, the prisoners were released and non-Italian nationals deported on charges of terrorism. Diaz - Don't Clean Up This Blood reconstructs the events of those terrible days from the viewpoints of the police, the protesters, the victims and the journalists who were caught up in the tragedy to analyse how frustration can explode into raw, uncontrollable violence. Vicari's visceral, dynamic filmmaking drops the viewer into the dark heart of politics and reminds you through the inclusion of original footage taken at the scene of the crime that this may be a movie but it is not fiction.

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