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Amore carne (2013)

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Amore carne (2013)



Regia/Director: Pippo Delbono
Soggetto/Subject: Pippo Delbono
Sceneggiatura/Screenplay: Pippo Delbono
Interpreti/Actors: Bobò, Irène Jacob, Marie-Agnes Gillot, Margherita Delbono, Sophie Calle, Marisa Berenson, Tilda Swinton, Pippo Delbono
Musica/Music: Michael Galasso, Alexander Balanescu, Laurie Anderson
Montaggio/Editing: Fabrice Aragno
Produzione/Production: Nuova Compagnia Pippo Delbono
Distribuzione/Distribution: Tucker Film
censura: 107450 del 18-06-2013
Trama: Nel corso dei viaggi, la piccola camera o il telefonino di Pippo Delbono catturano momenti unici, incontri ordinari o straordinari. Da una camera d'albergo a Parigi ad un'altra a Budapest, i percorsi intrecciano un tessuto del mondo contemporaneo. Insieme a tutti questi testimoni, alcuni famosi, altri no, che dicono o danzano la loro visione dell'universo. A volte la camera agisce di nascosto. A volte riprende gli attimi che precedono una catastrofe - come il terremoto de L'Aquila. Oppure il dopo, come a Birkenau. Gli incontri (con sua madre, gli amici, gli estranei) sono altrettante immagini del mondo di ieri, di oggi, di domani. Un mondo che qualcuno racconta attraverso la musica (come il compositore e violonista Alexander Balanescu) o il gesto (come Marie-Agnès Gillot, danzatrice étoile de l'Opera di Parigi), oppure attraverso le parole (come l'attrice Irène Jacob) o il silenzio (come Bobò, lo storico attore sordomuto di Delbono, o come l'artista Sophie Calle e l'attrice Marisa Berenson). Da un'immagine all'altra, da un testo all'altro, da uno spazio all'altro, la camera ci parla dell'amore. Della poesia. E della carne. Con ciò che comporta di passione, ombra, dolore, tragedia e umorismo.
Sinopsys: During the course of a series of voyages, the pocket cameras of Pippo Delbono capture unique moments, ordinary and extraordinary meetings. From a hotel room in Paris to another in Budapest, from Istanbul to Bucharest, the journeys weave a fabric of the contemporary world. Its testimonials - some famous, others anonymous - say or dance their vision of the universe. The encounters (with his mother, friends, strangers) are so many images of the world of yesterday, today and tomorrow. A world that one person recounts through music (as in the case of composer and violinist Alexander Balanescu), another through gesture (as with Marie-Agnès Gillot, étoile at the Paris Opéra), or through words (actress Irène Jacob) or even silence (as in the case of Bobò, Delbono's iconic deafmute actor, artist Sophie Calle and actress Marisa Berenson). At times, the camera is hidden. At times, it records the moments before a catastrophe, as in the case of the earthquake at L'Aquila. Or those after, as at Birkenau. Unrepeatable, true moments, that the eyes of Pippo Delbono see as he walks; eyes that stop, slow, seek, are unsure, discover. From one image to the next, from one text to another, one space to another, the camera speaks to us of love. Of poetry. And flesh. With all its load of passion, dark sides, suffering, tragedy and humour.

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