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E' un cerchio imperfetto (2018)

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E' un cerchio imperfetto (2018)



Regia/Director: Ilaria Mutti
Soggetto/Subject: Alessia Vegro
Interpreti/Actors: Filippo Gattuso (Theo), Stella Mastrantonio (Jane), Andrea Venditti (Manhattan), Fabio Minicillo (Filippo)
Fotografia/Photography: Francesco Ciccone
Scene/Scene Design: Alessandra Ricci
Suono/Sound: Federico Tummolo
Montaggio/Editing: Bruno Mameli
Produzione/Production: Alessia Vegro
censura: 113697 del 19-09-2018
Trama: Chi è Jane? E' la domanda che Theo si pone quando la sua coinquilina sparisce improvvisamente nel nulla. Unica traccia del suo passaggio: il diario che ha abbandonato nella sua stanza. Ed è dalla lettura di questo che Theo, in cerca del suo posto nel mondo, affida le sue speranze di ritrovarla. Ma più legge, più i ricordi dei momenti trascorsi assieme tornano a fargli compagnia, e più si rende conto di conoscere già la vera identità di quella ragazza provocante e volubile. Una donna che, come lui, sembra provenire direttamente da un'altra realtà. Anche Denise e Filippo sono sulle tracce di Jane, ma il ritrovamento di un cadavere in un parco fa loro temere per la sorte dell'amica, con Filippo pronto a convincersi che l'assassino possa essere proprio il timido, spaesato e fuori luogo Theo. Chi non dubiterebbe mai dell'innocenza del ragazzo è invece il barbone Manhattan. E' l'unico a conoscere davvero Jane, l'unico che non si meraviglia della sua scomparsa. E' un Cerchio Imperfetto è un percorso di formazione fallito, una ricerca del proprio posto nel mondo che non porta all'esito sperato. Amicizia, amore, incapacità di comunicare se non attraverso la tecnologia sono le fila che tengono uniti i protagonisti. Incertezza per il proprio futuro, sensazione che la violenza dilaghi travolgendo ogni gesto quotidiano, desiderio di poter esprimere appieno se stessi sono i cardini di questa storia che fonde il dramma con situazioni grottesche e celebra un ritorno all'ingenuità di tempi passati. Si ride, anche in maniera amara, con Theo, talmente sganciato dalla realtà da non rendersi spesso conto dei suoi comportamenti assurdi e dissociati. I contributi filmati nella piattaforma Second Life aumentano il senso di estraneità del ragazzo, il suo venire da un mondo altro rispetto a quello cui siamo abituati. E al contempo portano Theo e Jane in una sfera onirica dove i personaggi si sentono più liberi di essere se stessi.

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