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L'era legale (2012)

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L'era legale (2012)



Regia/Director: Enrico Caria
Soggetto/Subject: Enrico Caria
Sceneggiatura/Screenplay: Enrico Caria
Interpreti/Actors: Patrizio Rispo (sindaco Nicolino Amore), Cristina Donadio (Idra Duarte), Rita Corrado (Agata Russo), Pietro De Silva (investigatore Tony Lenza), Isabella Rossellini (se stessa), Renzo Arbore (se stesso)
Fotografia/Photography: Giuseppe Schifani
Musica/Music: Pivio De Scalzi, Aldo De Scalzi
Costumi/Costume Design: Francesca Balzano
Montaggio/Editing: Roberto Martucci
Produzione/Production: Rossellini Film & TV s.r.l., Meta Research s.r.l.
Distribuzione/Distribution: Bolero Film
censura: 104937 del 10-01-2012
Trama: Anno 2020: Napoli è diventata la città più sicura, pulita e moderna del Pianeta. Come è accaduto? La risposta è in un finto documentario che narra le avventure di Nicolino Amore che, nato poverissimo, diventa Sindaco. Assistiamo così alla sua buffa ascesa nella Napoli-bene dove all'inizio cerca solo di godersela. Poi la crisi: Nicolino si rende conto che sta tradendo la sua gente, da sempre vittima di camorra e illegalità. Però battere la malavita sembra impossibile: i narcos sono troppo ricchi e influenti… ma proprio quando Nicolino sta per arrendersi, una potente "madrina" di camorra, che ha perso l'unico amatissimo figlio per overdose, gli suggerisce la soluzione: legalizzare la droga. Così, distribuendo le droghe gratis e sotto controllo medico, i narcos perdono quell'enorme flusso di denaro con cui compravano tutto, inclusi poliziotti, politici e magistrati. E poco alla volta anche il numero dei drogati, ora trattati non più come criminali ma come dei malati, si riduce… Detta così sembra una favola... ma siamo o non siamo nel futuro? Nel mockumentary ci sono poi personaggi veri: autorevoli magistrati antimafia come Pietro Grasso e Vincenzo Macrì, scrittori come Giancarlo De Cataldo e Carlo Lucarelli, giornalisti come Bill Emmott e Marcelle Padovani, il presidente di Lega Ambiente Francesco Ferrante e Tano Grasso di Libera. Tutti si esprimono sul fallimento delle politiche proibizioniste.
Sinopsys: The year 2020: Naples has become the world’s safest, cleanest, most modern city. How? A make-believe documentary traces the rise of Nicolino Amore from desperate poverty to the mayor’s office. At first Nicolino enjoys himself in Neapolitan high society, but then guilt overwhelms him as he realises that his fellow Neapolitans have always been victimised by the mafia. But how to fight the wealthy, influential drug dealers? Just as Nicolino is about to give up, a mafia "godmother" whose beloved son, her only child, died of an overdose suggests how: legalise drugs. Because distributing drugs free of charge and under medical supervision will end the enormous flow of money used by dealers to buy police, politicians and the courts. And little by little the number of addicts will fall too, once they are no longer treated as criminals but as people with an illness… It sounds like a fable... Then again, we’re talking about the future, right? And the mockumentary includes a number of prestigious figures from real life: the anti-mafia prosecutors Pietro Grasso and Vincenzo Macrì, the writers Giancarlo De Cataldo and Carlo Lucarelli, reporters Bill Emmott and Marcelle Padovani, plus the President of the Italian Environmental League Francesco Ferrante and Tano Grasso of Libera. All of whom give their opinions on the failure of prohibitionist policies against drugs.

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