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Oltre le porte dell'Islam (2014)

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Oltre le porte dell'Islam (2014)

Beyond Islam's Doors



Regia/Director: Fabrizio Fantini
Soggetto/Subject: Fabrizio Fantini, Chiara Roncagli, Fausto Amelii
Sceneggiatura/Screenplay: Fabrizio Fantini, Chiara Roncagli, Fausto Amelii
Fotografia/Photography: Fabrizio Fantini
Musica/Music: Jamal Ouassini, Orquestra Andalus? de Tanger
Suono/Sound: Brian Soldati
Montaggio/Editing: Fabrizio Fantini, Chiara Roncagli
Produzione/Production: La Dama Sognatrice
censura: 108077 del 28-01-2014
Altri titoli: Beyond Islam's Doors
Trama: Un'indagine fenomenologica sull'Islam in Emilia Romagna per dar voce al sentimento religioso vissuto dai cittadini musulmani di Bologna e Ravenna, citt? multi-religiose caratterizzate da un intenso dialogo interculturale. Bologna, che nel 2004 ha visto sfumare la proposta della costruzione di un unico luogo di culto nel capoluogo della Regione a favore delle moschee di quartiere, e Ravenna, dove nel 2013 sar? inaugurata la terza Moschea pi? grande d'Italia. I fedeli che animano i centri di cultura islamica ci hanno aperto le "porte" delle proprie case e dei luoghi di culto facendoci testimoni di riti, tradizioni, di abitudini quotidiane, in modo da sfatare i luoghi comuni, per l'accettazione ed il rispetto della diversit?, attraverso il riconoscimento delle identit? culturali nella quotidiana ricerca di dialogo, in una prospettiva di reciproco arricchimento. Ci. che interessa ? la fenomenologia dell'islam, non la sua simbologia. Un racconto corale. Uno sguardo quotidiano su una diversit? diffusa. Siamo entrati dalle porte delle case e dei luoghi di culto vissuti dai fedeli musulmani, per uscirne arricchiti. A Ravenna, Marisa Iannucci, presidente dell'associazione LIFEONLUS di donne musulmane, autrice di "Gender Jihad - femminismi musulmani" ? un'italiana "ritornata" all'Islam e il marito Ammar Ghebache, presidente dell'Associazione della Cultura Islamica, di origini algerine. Sono loro ad aver denunciato la non trasparenza del direttivo che ha gestito la costruzione della moschea, attirandosi due denunce e finendo in innumerevoli articoli di giornale. A Bologna, Mohamed Rafia Boukhbiza e la moglie italiana Antonella Selva dell'Associazione "Sopra i Ponti" rappresentano l'attivismo "militante" di chi sceglie di non far parte di una silenziosa minoranza, anche se questo significa "sfidare" il questore organizzando un corteo per la Palestina che ne 2009 termin. con una preghiera di massa davanti alla Basilica di San Petronio, in pieno centro storico. Il Prof. Giulio Soravia, Direttore del Centro Interdipartimentale di Scienze dell'Islam, Universit? di Bologna, rappresenta il filo conduttore dei pensieri e delle opinioni dei cittadini musulmani. Sullo sfondo, la costruzione della Moschea di Ravenna e il racconto della quotidianit? di cittadini musulmani italiani e di origine straniera: - Ahmed Basel, architetto della moschea di Ravenna e Presidente del Centro Cultura e di Studi Islamici della Romagna, ci ha aperto le porte della Moschea delle Bassette; - Nasiru Ajani, presidente associazione culturale nigeriana di Bologna, musulmano in una comunit? di cristiani, ci ha accolto al Bologna Muslim Center e ci ha mostrato il rituale del la salat, preghiera canonica da effettuare 5 volte al giorno; - Yassine Lafram, referente per Bologna dei Giovani Musulmani Italiani, e Linda Elian, attivista musulmana di origini giordane, ci hanno accolto in casa per mostrarci le foto del loro matrimonio; - Hend Hamed, moglie dell'Imam Daniele Parracino, ci ha raccontato la sua attivit? di preparazione delle salme secondo il rito islamico; - Mustapha Toumi, mediatore linguistico e Community Fundraiser presso Islamic Relief Italia, ci ha fatto assistere al rito della shahada, o "testimonianza" di fede; - le donne dell'Associazione LIFE, che nelle loro cucine, ci hanno mostrato i piatti tipici dei paesi di provenienza.
Sinopsys: The anthropological documentary "Beyond Islam's Doors" is born as a phenomenological survey on Islam communities in the Emilia Romagna region, and aims to give voice to Muslim citizens, both Italian and foreigners. It talks about two cities that in the last years have seen a lively inter-cultural and inter-religious dialogue, due to the construction plans of big places of worship, symbols of the Muslim's presence in the cities: Bologna, where in 2004 the building of a big mosque has been interrupted, and Ravenna, where in 2013 has been inaugurated the third largest mosque in Italy. Italian and foreigner Muslims have opened us the "doors" of their homes and places of worship and showed us their rites, traditions, and daily practices. So we have Hend Ahmed, wife of an Imam, that deals with the women funeral ritual, Yassine Lafram who shows us the tea ceremony, Moustapha Toumi that allowed us to attend to "Shahada" (the Muslim profession of faith) of an Italian woman who does not want to appear in front of the camera, and then Nasiru, the only Muslim in the Nigerian community of Bologna, who showed to Mr. Amelii [one of the authors] the ritual prayer, or "salat", which is performed five times a day. Then we have four key characters that portrays the Muslim communities of Ravenna and Bologna: Ammar Ghebache, Algerian Islamist [with the meaning of a scholar who is knowledgeable in Islamic studies], and his wife Marisa Iannucci, President of the Cultural Association of Muslims Women LIFE Onlus in Ravenna and promoter of initiatives about "Muslim feminism", Mohamed Rafia Boukhbiza, union-organizer with Moroccan origins and his wife Antonella Selva, Italian activist for human right for the cultural association "Sopra i Ponti" of Bologna. The comment of Prof. Giulio Soravia of Bologna University, a kind of fil rouge of the whole documentary, offers the compelling strength of an enlightened "return" to the democratic principles of Islam. On the background, the images of the building of the third largest mosque in Italy, from the foundations to the first rituals held in it, accompanied by the voices of those who contributed to the project and those who have been shut out of it. The aim of the project is to dispel the prejudice, for the acceptance and respect of diversity, through the recognition of cultural identities in the pursuit of dialogue, considering it a mutual enrichment. Finding out out that most lacks of the local institutions in dealing the issues of the Muslim citizens, like the building of a large mosque, are due to a summary knowledge of their anthropological and cultural pluralism. Decentralizing the view from the mainstream subject matters, the ones that usually we find in our newspaper and involves Muslims and immigrants only in the news section, and leaving the stereotypes outside, we have entered the "doors" of houses and places of worship attended by Muslims, to come out enriched.

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