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Je suis Simone (la condition ouvrére) - Io sono Simona (la condizione operaia) (2011)

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Je suis Simone (la condition ouvrére) - Io sono Simona (la condizione operaia) (2011)

Je suis Simone (la condition ouvrére)



Regia/Director: Fabrizio Ferraro
Interpreti/Actors: Claudia Landi, Natacha Eychenne, Giovanna Giuliani, Emmanuel Rovillier, Kamal Boukarras, Ilaria Tramacere, Marco Teti, Yvonne Leclerc, Martin Barriè, Lèon Mouquet, Eugénie Forestier, Antonio Sinisi
Costumi/Costume Design: Stefano Gaeta, Fiammetta Mandich
Scene/Scene Design: Stefano Gaeta, Fiammetta Mandich
Suono/Sound: Morgan Bennett, Klothé
Produzione/Production: Cooperativa Sociale Integrata "Passepartout" a r.l. Produzio
censura: 104845 del 06-12-2011
Altri titoli: Je suis Simone (la condition ouvrére)
Trama: Il diario del lavoro in fabbrica della filosofa francese Simone Weil che a venticinque anni dal 4 dicembre 1934 al mese di agosto del 1935 prende un anno sabbatico, lascia la scuola e gli studi per entrare come operaia, impiegata alle presse, nell'azienda elettrica Alsthom di Parigi. Un'esperienza alla base del volume La condizione operaia. La cronaca delle sue giornate è accompagnata visivamente da un continuo alternarsi di ambienti interni, scuri, e dei paesaggi urbani dell'Île Seguin (periferia sud di Parigi), con una particolare attenzione ai cantieri e alle fabbriche. "Mi sono chiesto per anni, avendo lavorato per molto tempo su questo testo di Simone Weil, come riuscire ad aprire dei varchi, degli spazi bianchi su un testo così fortemente tracciato, segnato dalla sofferenza, dalla voglia di capire e trovare delle risposte nel rapporto tra chi sfrutta e chi è sfruttato, nella consapevolezza di essere una pedina a cui non è consentito conoscere la struttura dell'intero ciclo. Come mantenere una frammentazione unitaria trasmessa dal testo scritto in forma di note di riflessione?"
Sinopsys: This is the diary which the French philosopher Simone Weil kept when, as a twenty-five-year-old, she took a one-year sabbatical from school and her studies and worked in a Parisian factory from December 4, 1934 until August 1935, running the presses at the Alsthom electric company. This experience formed the basis for her book La condition ouvrière. The written chronicle of her days is visually accompanied by a continuous flow of dark rooms and the urban landscape of Île Seguin (suburbs south of Paris), paying particular attention to construction sites and factories "I worked for a long time on this book by Simone Weil and for years I wondered how I could create openings, white spaces, in a text that is written so forcefully, marked with such suffering, by the desire to understand and find answers in the relationship between the exploiters and the exploited, her awareness of being a pawn who is not permitted to know the structure of the entire cycle. How to maintain a unitary fragmentation that is transmitted in the book in the form of reflections?"

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