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Caina (2017)

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Caina (2017)



Regia/Director: Stefano Amatucci
Soggetto/Subject: Stefano Amatucci, Davide Morganti, da om. rom di Davide Morganti
Sceneggiatura/Screenplay: Stefano Amatucci, Davide Morganti
Interpreti/Actors: Luisa Amatucci (Caina), Helmi Dridi (Nahiri), Isa Danieli (Ziviello), Gabriele Saurio (Taurul), Mario Porfito (prete), Nadia Kibout (Zaidah), Diego Sommaripa (Trinchera), Christopher Schule (Kwame), Kelly Palcios (prostituta), Antonio Braucci (Labib)
Fotografia/Photography: Roberta Allegrini, Rocco Marra
Musica/Music: Vito Ranucci
Costumi/Costume Design: Teresa Acone
Scene/Scene Design: Massimiliano Forlenza
Montaggio/Editing: Paco Centomani
Suono/Sound: Luca Ranieri
Produzione/Production: Movieland
Distribuzione/Distribution: Moovioole
censura: 112595 del 27-11-2017
Trama: "Caina" in passato era una killer su commissione, uccideva con freddezza e agiva con disprezzo, era specializzata nell'ammazzare gli extracomunitari, perche´ il suo e` un animo xenofobo, violento e con un odio viscerale per tutto cio` che non appartiene alla sua lingua, alla sua razza e soprattutto alla sua religione: incarna infatti i luoghi comuni e le paure di chi ha una rozza visone dell'Islam. Ora " Caina" passa le sue notti in spiaggia dove fa un mestiere particolare, la "trovacadaveri": il suo compito e` quello di raccogliere tutti i corpi annegati degli extracomunitari che dall'Africa cercano di arrivare in Italia e che il mare riversa sulla riva: sente i morti parlare, avere paura, lamentarsi, ne ascolta le sofferenze, le angosce , le delusioni. I cadaveri arenati vengono smaltiti sciogliendoli nel cemento in un centro di smaltimento statale. Lei guadagna 15 al lordo, su ogni annegato. Nahiri, tunisino, anche lui fa il "trovacadaveri", ma e` abusivo. Insieme ad un gruppo di immigrati irregolari, per sopravvivere, vanno in giro rubando dalle rive i cadaveri degli immigrati, vendendoli sottobanco al centro di smaltimento grazie alla connivenza della sua dirigente, l'anziana signora Ziviello, che opera nel malaffare. La signora Ziviello e` un Eichmann al femminile, ma ancora piu` mediocre, un donna che rende, attraverso la burocrazia, ordinario anche l'orrore, l'incredibile, la disperazione di chi muore. La merce e` difficile da recuperare, cosi` gli abusivi decidono di annegare a mare quelli che arrivano vivi. Nahiri non ci sta e abbandona il gruppo offrendosi di lavorare per "Caina" sottomettendosi a essa. Si scrutano diffidenti, si annusano come belve.

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