Carnera the walking mountain (2008)
Torna indietro Carnera the walking mountain (2008)Carnera the walking mountain
Regia/Director: Renzo Martinelli Soggetto/Subject: Renzo Martinelli Sceneggiatura/Screenplay: Franco Ferrini Interpreti/Actors: Andrea Iaia (Primo Carnera), Anna Valle (la moglie), Paolo Seganti (Eudeline), Burt Young (Lou Soresi), Paul Sorvino (Ledudal), Bruno Bilotta (Paul Journee), Eleonora Martinelli (Giovanna), Nino Benvenuti (allenatore M. Baer), Joe Capalbo (Billy Duffy), Antonio Cupo (Max Baer), Kasia Smutniak (Emilia Tersini), F. Murray Abraham Fotografia/Photography: Saverio Guarna Musica/Music: Aldo De Scalzi, Pivio De Scalzi Costumi/Costume Design: Silvia Nebiolo, Massimo Cantini Parrini Scene/Scene Design: Rossella Guarna Suono/Sound: Marius Constantin, Paolo Amici Montaggio/Editing: Osvaldo Bargero Produzione/Production: Martinelli Film Company International, R.T.I., Giuseppe Marra Communications S.p.a. Distribuzione/Distribution: Medusa Film S.p.A. censura: 101673 del 22-04-2008 Altri titoli: Carnera the walking mountain Trama: Anni 30. Un gigante di oltre due metri di statura diventa una delle più sorprendenti leggende
della storia dello sport. Il suo nome è Primo Carnera, ma tutto il mondo lo conosce come “La
Montagna che cammina”. La storia che noi raccontiamo è la storia di un gigante che credeva fortemente
in alcuni valori: la sacralità della famiglia, l’attaccamento alla propria terra e alle proprie radici,
la capacità di sacrificare se stessi perché i propri figli possano avere un avvenire migliore, la forza
di volontà nell’inseguire un sogno ritenuto impossibile, la consapevolezza che una sconfitta è tale
solo se si rimane a terra. Non è sconfitta quando ci si rialza e si riprende a combattere. Sinopsys: The 30’s. A giant more than six and a half feet tall, he becomes one of the most unlikely legends
in sports history. His name is Primo Carnera, but the world knows him as “the Walking
Mountain”. Our story is about a giant with a deep-rooted belief in certain values: that the family is
sacred. That you should never lose touch with your home or your roots. That you should be willing
to sacrifice to give your children a better future. That you should keep following your dream, even
if it seems impossible. That you are never defeated, unless you stay down. If you get back up, and
start fighting again, you never lose. |
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