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Di sangue e acqua (2018)

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Di sangue e acqua (2018)



Regia/Director: Luigi Spagnol
Soggetto/Subject: Luigi Spagnol
Sceneggiatura/Screenplay: Luigi Spagnol
Interpreti/Actors: Xhilda Lapardaja, Andoni Aresti Landa, Alice Lenzi, Giulia Spinelli, Barbara Bianchi, Monica Girella, Daniele Pettinari, Francesco Provenzano, Florindo Cimei, Barbara Nay
Fotografia/Photography: Rosario Ferrisi
Costumi/Costume Design: Alice Lenzi
Scene/Scene Design: Alice Lenzi
Suono/Sound: Florindo Cimei
Montaggio/Editing: Donatella Caporale
Produzione/Production: Mitera FIlm
censura: 113330 del 21-05-2018
Trama: Giulia e Francesca, amiche per la pelle, scoprono di desiderarsi quando è ormai troppo tardi, dopo che il marito macellaio della prima, o forse il suo gemello, le ha uccise. Nella casa veneziana appartenuta alla famiglia di Giulia e ora disabitata dove vanno a nascondersi, le due donne finalmente fanno l’amore: ma forse è soltanto un sogno, il sogno di due morte che non sanno di esserlo. Due morte che vagano spaesate per le stanze di quella casa, per le calli di quella città, piene di dubbi e di dolore, continuando a vivere l’incubo incessante dello scempio subìto. Nella stessa casa, poco tempo dopo, viene a stare Monica con Angelo, il figlio adolescente. Monica ha un segreto: un vecchio film mai finito in cui lei, giovanissima, veniva stuprata dal padre, un mezzo delinquente. Angelo trova il vhs del film incompiuto, riconosce la madre poco più che ventenne e vuole saperne di più. E lei lo accontenta raccontandogli la storia di una lunga ossessione in cui finzione e realtà, immaginazione e follia si fondono inestricabilmente, tanto che a un certo punto Monica non sa più se quel padre indegno la stia perseguitando solo nella sua mente disturbata o sia un essere reale. Lo ama e lo odia con la stessa forza. Così come ama e odia il figlio, che forse ha avuto da lui. E quando decide di mettere fine alla lunga ossessione con un atto omicida non è più in grado di distinguere fra padre e figlio, diventati ai suoi occhi la stessa persona. Ortensio e Camilla, coristi al teatro La Fenice, abitano al piano di sopra e sono bene informati su entrambi i delitti avvenuti nell’appartamento. Ortensio soprattutto, un tipo intrigante e laido, che all’arrivo del nuovo inquilino, Costantino, noto coreografo, comincia subito a molestarlo con i suoi foschi racconti e le sue richieste di favori. Costantino sta lavorando a uno spettacolo, lo stesso interrotto anni fa, di cui era protagonista Virginia, una ballerina all’apparenza fragile e delicata, in realtà una persona con problemi psichiatrici. Affascinante ma pericolosa. Sedotta e abbandonata in passato, ricompare riconquistando le attenzioni sentimentali e professionali del coreografo. Ma Costantino è distratto da un’altra donna, Giovanna, nipote della compagna di Ortensio: i due coristi, minacciati da uno sfratto, vorrebbero infilargliela nel letto. I legami fra i personaggi si fanno via via più chiari e così le loro motivazioni e le loro trame. Il luciferino Ortensio è il gemello del macellaio accusato di aver ucciso Giulia e Francesca… ma se l’assassino fosse invece lui? Tornata a Venezia dopo una lunga assenza, Giovanna, aspirante artista e femme fatale, è la sorella di Giulia. Virginia vuole l’amore esclusivo di Costantino. Ortensio e Camilla, per non dover mettere fine ai loro giorni con un tuffo nel canale, hanno bisogno di una casa, quella casa, e sperano nelle capacità seduttive di Giovanna, del resto anche lei senza fissa dimora… Un anno dopo una Virginia irriconoscibile, confusa e senza memoria, torna fra quelle mura accolta da Giovanna. Che ora è l’unica inquilina, anche se si avvertono altre presenze. Cosa è successo? Giovanna è misteriosa e ambigua, ma poi si impietosisce e aiuta Virginia a ricordare. Costantino è l’uomo che le ha unite e divise. Ma ora non c’è più, se n’è andato dopo che Virginia l’ha sorpreso a letto con la rivale. E la ballerina, per vendicarsi, l’ha sgozzata. Finalmente Giovanna si rivela per quello che è: una morta. Virginia ha pagato con la prigione; di ciò che è accaduto conserva solo qualche frammentaria immagine. Ma dopo un anno è riuscita a fuggire ed è tornata dove l’istinto ha guidato i suoi passi, nella casa dove è cominciato tutto. Un rifugio di morti: Giulia, Francesca, Angelo, Ortensio, Camilla, Monica, che si è impiccata in carcere sotto gli occhi della stessa Virginia. Sì, ora la ballerina ricorda tutto. Ma non può restare, adesso lì non c’è posto per lei. Potrà tornare, definitivamente, da morta. Allora avranno molte cose da raccontarsi.

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