132 visitatori online
Banner
Banner
| Stampa |

Due... un po' così (2017)

Torna indietro

Due... un po' così (2017)



Regia/Director: Daniele Chiariello
Soggetto/Subject: Daniele Chiariello, Roberto Lombardi
Sceneggiatura/Screenplay: Daniele Chiariello, Roberto Lombardi
Interpreti/Actors: Elio Angelini (Totonno), Paolo Granci (Dacian), Cristian Stelluti (don Gianni), Melina Caggiano (Maria mamma di Totonno), Carmine Caputo (Carminuccio o cavallaro), Peppe Servillo (il maresciallo), Giovanni Turco (Rocco), Gianluca Guidi
Fotografia/Photography: Pasquale Lopardo
Musica/Music: Daniele Chiariello
Costumi/Costume Design: Stefania Pisano
Scene/Scene Design: Pasquale Soldovieri
Montaggio/Editing: Daniele Chiariello
Suono/Sound: Vincenzo Marzullo
Produzione/Production: Jimbo
censura: 111883 del 23-02-2017
Trama: Due… un po' così racconta l'odissea lavorativa di due "poveracci", Totonno un italiano del sud e Dacian un rumeno. I due si sono conosciuti lavorando insieme a Brescia e sono diventati amici. Purtroppo anche al nord d'italia la crisi si fa sentire e i due vengono licenziati. Un prete Don Gianni prenderà a cuore la loro situazione ma la goffaggine e la sfortuna che i due protagonisti si portano con se sarà la causa dell'ennesima occasione persa. A questo punto Totonno sotto pressione della madre, ritorna a sud sperando di trovarci una sistemazione e porta con se l'amico Dacian. Totonno ha un appuntamento procuratogli da sua madre col sindaco del paese: un traffichino che grazie alla politica ha costruito la sua fortuna. Siamo in piena campagna elettorale, e l'avversario del sindaco è un certo Carminuccio 'o cavallaro, un soggetto sui generis. Ovviamente sia il sindaco che il suo avversario sono impegnati a raccogliere voti e si dimostrano apparentemente disponibili. Il primo lavoro è un incarico di badante, che viene offerto a Dacian. Il povero vecchietto, che entrambi si trovano ad accudire, per poco non ci lascia le penne e i due vengono messi alla porta. Da qui in poi cercheranno in tutti i modi di trovare lavoro ma, complice la crisi, invece che lavoro, troveranno solo nuove occasioni per essere sfruttati. L'incontro con Rocco, un amico di Totonno sarà la svolta che rappresenta anche l'elemento originale del film. Rocco gli propone di lavorare gratis, dapprima aiutando compaesani e ricevendone in regalo pomidoro e formaggi, poi in modo sistematico. Il baratto è al centro di questo scambio: prestazioni contro derrate alimentari. Le cose vanno cos. bene che aiutati sempre da Rocco avviano un ristorantino, anzi un luogo di ritrovo. Il garage dove Totonno e Dacian preparano le loro cene a base di prodotti ricevuti in pagamento, diventa un punto di riferimento in paese: tutti ci vanno a mangiare pagando il conto con salumi e formaggi. . Le cose vanno cos. bene che la proposta di lavorare gratis, Totonno e Dacian, la sottopongono al sindaco. Se in paese, per mancanza di fondi, tutti i lavori pubblici sono fermi, cos. edifici, scuole, strade, tubazioni sono in cattivo stato, anche se nessuno sembra poterci far niente, la proposta di fare i lavori gratis potrebbe rappresentare la soluzione. Ma il sindaco vede in questa proposta i semi di una pericolosa anarchia: ma come, vogliono lavorare gratis e mettere in pericolo il sistema di scambio che lui è riuscito a creare con i fondi pubblici!? La delusione è cocente per Totonno e Dacian; decidono che agiranno nell'ombra. In breve i bagni della scuola, le tubature del comune, le buche nelle strade vengono riparate in segreto. Chi ha agito nell'ombra camuffandosi da operaio del comune? Il malcontento intanto si diffonde in paese; le pizzerie, i ristoranti sono in rivolta: nessuno va più da loro a comprare e mangiare, e i giovani si riuniscono davanti al garage di Totonno, lasciando bar e sale scommesse deserte. Da più parti si invoca l'intervento delle forze dell'ordine. Il maresciallo dei carabinieri del paese si trova al centro di molti momenti chiave della vicenda. Rappresenta il volto saggio del potere. E uomo d'ordine, ma di buon senso: è lui che cerca di convincere il sindaco che i "sobillatori" in realtà stanno svolgendo un prezioso servizio per la comunità. Ma "la Legge", anche per questo bonario maresciallo, alla fine dovrà prevalere. I commercianti spingeranno il sindaco a intervenire. Il primo cittadino mobilita l'ufficio del lavoro che prenderà di mira tramite un suo funzionario intransigente Rocco che gia malato di cuore per la grande delusione muore. Dopo questo terribile evento Totonno e Dacian decidono di sospendere tutte le loro attività. Carminuccio 'o cavallaro, ne approfitta per ribaltare le cose a suo favore. Per racimolare voti, difende i nostri eroi e si atteggia a difensore dei deboli, ed in nome della buon'anima di Rocco offre loro pubblicamente un lavoro. Ma il nuovo impiego ha tutte le caratteristiche dell'irregolarità e dell'approssimazione. A bordo di un furgoncino malandato, col quale consegnano mozzarelle per conto di Carminuccio, Totonno e il suo amico decidono che non ne possono più di essere sfruttati e fanno marcia indietro. La manovra, non solo metaforica, li vede al centro di un incidente automobilistico senza gravi conseguenze. Ma proprio l'incidente darà modo a Carminuccio di imbastire una nuova truffa a suo vantaggio: una pratica d'invalidità che dovrebbe procurare vantaggi economici anche ai nostri due eroi. Totonno vede nella truffa una giusta vendetta - contro lo stato colpevole di averli abbandonati - Dacian è titubante. Una serie di gag dipinge i traffici che si consumano fra ospedali fatiscenti, dottori compiacenti, avvocati corrotti, ASL incuranti, fino al verdetto finale: disabilità riconosciuta e risarcimento elargito. Alla fine hanno ceduto, hanno preso soldi, ma Dacian lascia la casa di Totonno e torna a Brescia, dalla sorella. A Brescia si confessa dal prete che li ha aiutati dopo il primo licenziamento: ha guadagnato dei soldi disonestamente e ora vorrebbe darli a qualcuno che ne ha bisogno. Il prete lo convince che è lui il bisognoso: con quei soldi pu. rilevare un'attività, mettersi in proprio e permettere a sua sorella di tornare a essere la brava ragazza che in fondo è. Dacian segue i consigli e quando l'azienda che ha rilevato si dimostra un buon affare, chiama il suo amico Totonno e gli propone di diventare suo socio e, se vuole, potrà sposare sua sorella. Totonno è raggiante, anche se c'è un problema: Rujia è incinta. Totonno sembra poter sopportare la paternità. Ora sono tutti a Brescia: una vera famiglia. La ditta di onoranze funebri va bene, cos. bene che dopo qualche tempo i tre ricevono una visita a casa. E Carminuccio 'o cavallaro, il nuovo sindaco del paesino al sud che è venuto a trovare i suoi "soci": "Mi hanno detto che abbiamo una ditta ???". Per Totonno e Dacian, e per la bella Rujia, l'odissea sembra non essere terminata. Un finale amaro, ma con quel tanto di grottesco capace di mitigare ogni sensazione di negatività e trasformarla in un inno alla forza dei "cuori semplici".

Questo sito utilizza cookie tecnici propri e di terze parti al fine di migliorare la navigazione Per maggiori informazioni visita la nostra privacy policy.

Accetto i cookies di questo sito, non mostrare la informativa.

EU Cookie Directive Module Information

 
   

Questo sito utilizza cookie tecnici propri e di terze parti al fine di migliorare la navigazione Per maggiori informazioni visita la nostra privacy policy.

Accetto i cookies di questo sito, non mostrare la informativa.

EU Cookie Directive Module Information