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I barbari ()

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I barbari ()



Regia/Director: Carmine Amoroso
Interpreti/Actors: Luciana Littizzetto, Claudia Gerini, Ornella Muti
Produzione/Production: Inmedia srl, Zut Fim srl
Trama: Diverse vite e diverse trame che si intrecciano e si accavallano in una unica storia che ha come sfondo Roma. Liù è una persona che vive prostituendosi. E' l'alba di un nuovo giorno, si sveglia, come se avesse fatto un bellissimo sogno. Ma dopo qualche istante la sua espressione cambia, una mascehra di terrore si disegna sul suo volto. Sangue. Il letto è pieno di sangue... Sulle sue mani due ferite profonde sanguinano copiosamente. Seduta sul lettino del pronto soccorso un medico la visita, un altro armato di macchina fotografica, fotografa le sue mani. Perchè la cosa anomala è che da un po' di tempo a questa parte, le ferite non solo le appaiono senza ragione, ma non seguono un processo normale di cicatrizzazione, come fossero... Stigmate! Inizia così la parabola di un essere umano, che riceve un miracolo e non sà perchè. Una grazia non attesa e non voluta, terribile e dolce allo stesso tempo. I medici di fronte a questa figura e a questo mistero, pensano a una mistificatrice, ad una che si ferisce da sola, magari per farsi pubblicità. Ma non è così perchè le stigmate non sono altro per Lù che un ulteriore marchio di diversità e di disgrazia. Scacciata via da tutti, dagli ospedali, dai medici, presa per pazza; allontanata dalle colleghe perchè crea disagio alla clientela, senza più lavoro, senza una famiglia dove ripararsi, è cercata solamente da persone che sperano in un suo miracolo. Inizia così un vagabondaggio in una città indifferente, che non sa nè sentire nè vedere. Ed è proprio sulla strada che una barbona - o forse un angelo - le consiglia di rivolgersi non più a medici ed ospedali ma a frate Giustino, un frate in odore di santità... Dopo la separazione dei genitori, Brando, un bimbo di 8 anni, vive assieme alla madre e alla famiglia della zia, nella villa della nonna all'Eur. Allontanato dalla sua casa e dai suoi affetti il bambino subisce, in silenzio, le angherie dei suoi due cuginetti più grandi. Un giorno, mentre tutti i componenti della famiglia sono riuniti in giardino, Brando reagisce all'ennesimo scherzo dei cugini in maniera violenta. Rimproverato da tutti va a rinchiudersi nello spogliaotio che da' nella stanza da letto della madre. Arriva il padre e, in quella stessa stanza - ignorando la presenza del bambino, che ascolta tutto ciò che viene detto - inizia con la ex moglie una discussione dura, violenta, dalla quale vengono fuori verità taciute. Nel momento più tragico della discussione, quando oramai ogni cosa è stata svelata, compresa l'omosessualità del padre, Brando, apre la porta... Simone, un ragazzo dell'alta borghesia romana, dolce e gentile, viene lasciato improvvisamente e senza una spiegazione dalla sua ragazza. Quella stessa notte, disperato, girando in macchina, giunge in una zona della città frequentata da prostitute. Il ragazzo non è avvezzo a questi ambineti ma preso dallo sconforto e colpito dalla bellezza di una di loro, si fa coraggio e si apparta con lei. Lei è Christina, una ragazza straniera costretta dall'inganno e dalla povertà a prostituirsi. Un giovane slavo l'ha comprata da un altro uomo e, come fosse una schiava, l'ha portata in Italia. Simone dopo quel primo incontro, rapito dalla grazia della ragazza ogni notte va a cercarla. La differenza delle loro esistenze, lui ricco e potente, lei povera e miserabile, non fa che accrescere il suo sentimento tenero e sincero. Il ragazzo vorrebbe il suo bene, toglierla dalla strada ma come? Come aiutarla senza farle altro male? Tutte le ipotesi vengono scartate, dalla fuga, alla denuncia alla polizia. Fino a quando sarà lei a proporre la soluzione: ri-comprarla dal suo uomo. All'inizio per Simone un'idea folle. Ma poi capisce che è l'unico modo, si fa coraggio e contratta col protettore la liberazione della ragazza dietro una consistente somma di denaro. Finalmente libera, Simone la chiede in moglie. Una bella favola a lieto fine, se non fosse che... Bianca è la figlia tredicenne di una giovane coppia di intellettuali di sinistra. Entrambi hanno cercato di inculcare alla figlioletta cultura e ideali democratici. Ma il risultato è una ragazzina minorenne, che si veste come una show-girl e sogna interventi di chirurgia estetica. E cosa più grave, di nascosto dai genitori, appena se ne presenta l'occasione, tenta di sedurre uomini più grandi di lei. Il padre ha intuito questa zona d'ombra della figlia ma tace per paura della moglie, che non perde occasione di accusare il genere maschile di comportamenti violenti e misogini. Un giorno nella villetta accanto la loro, va ad abitare una deliziosa famigliola: un giovane sassofonista jazz, sua moglie e il loro bimbo di pochi anni. i due nuclei famigliari, stessa estrazione, stessi interessi, iniziano a frequentarsi. Ed è proprio durante una festicciola, che Bianca chiede all'uomo di darle lezioni di musica. Le lezioni iniziano regolarmente ma, dopo qualche tempo, la ragazzina accusa ingiustamente il giovane uomo di molestie e lo fa arrestare... Frate Giustino è un anziano frate, malato di parkinson. Improvvisamente le sue condizioni di salute si aggravano. Per dargli conforto giunge al capezzale un alto prelato. Messi uno di fronte all'altro, frate Giustino inizia a porre al Monsignore domande e dubbi che negli ultimi tempi lo assillano. L'anima è veramente immortale? E se Dio può tutto, perchè non fa nulla per fermare il male? Inizia così un dialogo intenso e umano, sul mistero della salvezza e l'indifferenza del mondo, che alla fine, sembra far vacillare la fede di entrambi. Tutto sembra crollare quando ad un certo punto qualcuno bussa alla loro porta... Note di regia: Una persona ai margini della società che riceve le stigmate, un bambino con un padre omosessuale che soffre per l'egoismo dei genitori, una ragazzina figlia d'intellettuali di sinistra che accusa di violenza un uomo innocente, la paura di un religioso in punto di morte... Vite, trame che si sfiorano e si intersecano ognuno all'oscuro dei drammi che travolgono le loro esistenze, che sfociano in una unica storia che ha come sfondo Roma. Un film corale, storie separate ma connesse (come modello si vd "America Oggi" di Altman o "Magnolia" di Andreson) una commedia umana in cui i personaggi entrano, escono, si incontrano e scontrano guidati da fili di un destino spesso ironico e indifferente, che riprende e aggiorna la tradizione realistica e allegorica del nostro cinema da Monicelli a Ferreri. Trame che pur nella loro semplicità cercano di rivelare quello che c'è "oltre". Dove un dettaglio può essere più terribile di un discorso, dove uno sguardo, un passaggio tra un ambiente reale e un cartone animato, più incisivi di molte parole. Storie in cui siamo un po' tutti noi, con le nostre debolezze e i nostri paradossi, le nostre voragini, i nostri momenti di terrore rivelatore. In un "circolo chiuso" in cui inizio e fine coincidono - Il film inizia e termina con un episodio che si rifà alla grande lezione di Dostoevskij - in cui il punto di vista degli ultimi, dei diseredati è fondamentale perchè: "E' da lì che bisogna guardare la fede, è da lì che bisogna guardare Dio.(...) Mostruosa è la santità, indifferente ai meriti e ai disegni degli uomini".* Come regista e sceneggiatore ho sempre cercato di raccontare la contemporaneità, con storie italiane che fossero anche internazionali, sfidando i luoghi comuni e con un filo d'ironia, (si veda per es. la mia sceneggiatura "Parenti serpenti" per la regia di Monicelli - una delle commedie più conosciute nel mondo o il mio film "Cover boy" che ha rappresentato l'Italia in oltre 90 festival internazionali) così mi auguro di fare anche questo film, aiutato da un cast importante e storie emozionanti che possono essere comprese da culture diverse, perchè penso che il cinema abbia la responsabilità e il dovere, ogni tanto, di farci aprire gli occhi e farci riflettere, senza ipocrisie e senza falsità. *Per quanto riguarda la tematica religiosa mi sono servito della consulenza del Prof. Armin Schwibach, teologo, docente di Epistemologia, Filosofia moderna e contemporanea all'Ateneo Pontificio S. Anselmo e all'Ateneo Pontificio "Regina Apostolorum", e corrispondente per l'Italia e il Vaticano del giornale cattolico tedesco "Die Tagespost".

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