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C'è chi dice no (2011)

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C'è chi dice no (2011)



Regia/Director: Giambattista Avellino
Soggetto/Subject: Fabio Bonifacci
Sceneggiatura/Screenplay: Fabio Bonifacci
Interpreti/Actors: Luca Argentero, Paola Cortellesi, Paolo Ruffini, Myriam Catania, Claudio Bigagli, Marco Bocci, Roberto Citran, Massimo De Lorenzo, Chiara Francini, Edoardo Gabbriellini, Harriet MacMasters-Green, Max Mazzotta, Giorgio Albertazzi
Fotografia/Photography: Roberto Forza
Musica/Music: Pivio De Scalzi, Aldo De Scalzi
Costumi/Costume Design: Nicoletta Taranta
Scene/Scene Design: Marco Belluzzi
Montaggio/Editing: Claudio Di Mauro
Suono/Sound: Fulgenzio Ceccon
Produzione/Production: Cattleya, Universal Pictures International
Distribuzione/Distribution: Universal Pictures International Italy
censura: 104229 del 05-04-2011
Trama: Tre ex compagni di scuola si ritrovano dopo vent'anni e si rendono conto che un nemico comune li perseguita: i raccomandati. Max è un giornalista di talento in un quotidiano locale che per arrotondare è costretto a scrivere sulle più improbabili riviste di settore; giunto a un passo dalla tanto agognata assunzione viene scalzato dalla figlia di un famoso scrittore. Irma, pur essendo uno dei dottori più stimati dell'ospedale, vive grazie alle borse di studio, e proprio quando sta per ottenere il contratto le viene preferita la nuova fidanzata del primario. Samuele è una specie di genio del diritto penale, e dopo anni passati a fare da assistente-schiavo a un barone universitario è in procinto di vincere un concorso per ricercatore, ma - anche in questo caso - il posto gli verrà soffiato dal genero inconcludente del barone. Dieci anni di esami, lauree e specializzazioni sembrano non essere serviti a niente, per questo i tre amici decidono di ribellarsi al sistema. E lo fanno prendendo di mira ciascuno il raccomandato dell'altro, così che nessuno potrà risalire a loro, e mettendo in atto piccole vendette e molestie quotidiane. All'inizio è quasi un gioco, ma il piano sembra funzionare e prendono coraggio, arrivando addirittura a far credere l'esistenza di un movimento - i "Pirati del Merito" - che si batte contro ogni forma di raccomandazione. Ma le cose inizieranno a sfuggirgli di mano…

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