L'aria sul viso (2018)
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Regia/Director: Simone Saponieri Soggetto/Subject: Simone Saponieri Sceneggiatura/Screenplay: Simone Saponieri Interpreti/Actors: Martina Caironi, Luca Gherardi, Greta Bergamelli, Mario Caironi, Alessandro Kuris Fotografia/Photography: Michele Cherchi Palmieri Montaggio/Editing: Matteo Mossi, Chiara Costa Suono/Sound: Riccardo Baldoni Produzione/Production: Oki Doki Film censura: 113003 del 15-02-2018 Trama: Sono passati nove anni da quando la diciassettenne Martina Caironi rimane coinvolta in un incidente d’auto che le causa l’amputazione della gamba sinistra all’altezza del ginocchio. E’ a Budrio, in provincia di Bologna, in uno dei migliori centri specializzati nella costruzione di protesi, che la sua vita cambia per la seconda volta: appese alle pareti le foto di grandi atleti con protesi entrati nell’Olimpo dello Sport, uomini e donne esemplari che non hanno accettato che la propria vita potesse subire una battuta d’arresto. Il resto lo conosciamo: in pochissimo tempo diventa una campionessa, conquistando prima il titolo italiano e poi quello mondiale nel 2011 nei 100 metri piani. Diventa un personaggio pubblico: le ospitate televisive, i tour nelle scuole. Nel 2016 viene scelta come rappresentante italiana e portabandiera della Nazionale Paralimpica per le imminenti Paralimpiadi di Rio de Janeiro: un traguardo importantissimo che rappresenta la sua piena affermazione come atleta dopo la medaglia d’oro di Londra del 2012 nei 100 metri - che la consacra come la prima donna con protesi a scendere sotto i 16’’ - e le medaglie ai Mondiali di Lione del 2013 e Doha del 2015. Il 2016 costituisce un lungo anno di preparazione atletica ed emotiva, un percorso non privo di ostacoli raccontato attraverso una molteplicità di punti di vista: la vita sportiva scandita da allenamenti, competizioni, test; la sfera pubblica costellata di incontri, interviste e apparizioni televisive; la dimensione privata vissuta attraverso il rapporto quotidiano con le persone che le sono più vicine. Le voci dei coinquilini di Bologna, degli allenatori, dei compagni di allenamento, della famiglia e degli amici - nonchè i filmati di archivio che la ritraggono bambina - creano infatti una coralità di voci arricchita infine da uno “sguardo” unico, quello di Martina, che affida pensieri, riflessioni ed emozioni ad una piccola videocamera in a sorta di intimo video-diario, unica lente capace di raccontarla senza filtri. Non è una giovane ragazza che ha subito un’amputazione la donna che vediamo di fronte all’obiettivo, ma un’atleta coraggiosa che lavora incessantemente per correre quei pochissimi 100 metri.
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