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Sporchi da morire (2012)

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Sporchi da morire (2012)

Filthy to the Core



Regia/Director: Marco Carlucci
Sceneggiatura/Screenplay: Marco Carlucci
Interpreti/Actors: Stefano Montanari, Paul Connett, Carlo Martigli
Musica/Music: David Sabiu, Hinkel, Daniele Mazzoli
Montaggio/Editing: Marco Carlucci
Produzione/Production: C.D. Primafilm S.r.l.
Distribuzione/Distribution: Primafilm
censura: 105090 del 28-02-2012
Altri titoli: Filthy to the Core
Trama: Il film, Sporchi da morire nasce da alcune domande: è vero che gli inceneritori fanno male? Perché in Italia si continuano a costruire questi impianti mentre nel resto del mondo si stanno smantellando? Quali sono i rischi concreti per la salute? Quali sono i danni provocati dalle nano-particelle emesse dagli inceneritori? Quali sono le possibili alternative? Con queste domande in testa comincia la ricerca di Carlo A. Martigli, scrittore e giornalista impegnato da sempre in inchieste scottanti. Il film documenta le sue ricerche su internet che come in un romanzo, improvvisamente diventano reali: interviste, filmati, esclusivi reportage in giro per il mondo, tra l'Italia, gli Stati Uniti, la Francia, l'Inghilterra e l'Austria che faranno riflettere su un problema indicato da molti esperti come "invisibile inquinamento del nuovo millennio" che riguarderà i nostri figli e le future generazioni. Sporchi da morire è un progetto italiano molto ambizioso e di ampio respiro internazionale grazie al coinvolgimento di esperti mondiali: il Professor Paul Connett, teorico della strategia "Zero Rifiuti",il dott. Stefano Montanari e la dott.ssa Antonietta Gatti, esperti e scopritori delle nano-particelle; la Dott.ssa Patrizia Gentilini, oncologa e membro dell'Associazione Medici per l'Ambiente, il biologo Prof. Gianni Tamino, Dott. Valerio Gennaro medico oncologo epidemiologo ISDE Italia, il dott. Federico Valerio Responsabile Chimica Ambientale IST di Genova, i sindaci delle città virtuose della Silicon Valley, Palo Alto, Barkeley, il sindaco di San Franciso Gavin Newson, il responsabile del Dipartimento Ambiente di San Franciso Jared Blumenfeld, i rappresentanti dell'INVS Francese - Dr. Calut e Dr. Laffont che sono i firmatari della più importante ricerca mondiale sul tema della pericolosità dell'incenerimento dei rifiuti, il prof. Dick Van Steenis che ha mappato la ricaduta dell'inquinamento sui bambini inglesi e bloccato 16 progetti in costruzione, il dr.Luft, l'Associazione Rescue Workers Detoxification e la 911 Police Aid Foundation che si occupano delle persone ammalatesi per le inalazioni di nano-polveri dopo il crollo delle torri gemelle (circa 170.000 casi già accertati), i rappresentanti dei comitati nazionali ed internazionali, Padre Alex Zanotelli, Maurizio Pallante del Movimento Decrescita Felice, Greenpeace Italia, e tanti altri. Un film-progetto al quale hanno già aderito migliaia di persone in tutto il mondo tanto da certificarlo come il film con i titoli di coda più lunghi del mondo i quali saranno presenti, grazie ad un piccolo contatore grafico fin dai primi minuti del film. Sporchi da morire non è un documentario puro, ma piuttosto un documentario con l'innesto degli schemi classici della narrazione cinematografica. Insomma non un film divulgativo per gli addetti ai lavori ma un film con un linguaggio che si rivolge ad un pubblico molto ampio che parte dal tema degli inceneritori per poi spostare l'attenzione sulle nano-particelle indicate dagli esperti come invisibile forma di inquinamento del presente e prossimo futuro.
Sinopsys: The film - with its heavily evocative title, Filthy to the Core - takes its inspiration from several questions: is it true incinerators are harmful? Why do they continue to construct these incineration plants in Italy, while the rest of the world is dismantling them? What are the exact health risks? What are the damages caused by micro and nano-particles emitted from the incinerators? What are the possible alternatives? With these demands in mind Carlo Martigli, writer and journalist who has always been engaged in burning investigations, begins his research. The film documents his internet researches which suddenly become all too real: interviews, film clips, exclusive coverage around the world from Italy to the U.S, France, England and Austria. Sporchi da morire (Filthy to the Core) is a documentary which will force us to reflect on a problem which not only affects us, but also our children. "Filthy to the core" is a very ambitious Italian project, with extensive international scope. The most important national and international experts are keen supporters of the project: Professor Paul Connett, brains behind the strategy. "Zero Waste"; Dr. Stefano Montanari and Dr. Antonietta Gatti, experts and discoverers of nano-particles; Dr. Patrizia Gentilini, oncologist and member of the Association Medics for the Environment; biologist Prof. Gianni Tamino, Dr. Valerio Gennaro, oncologist epidemiologist ISDE Italia; Dr. Federico Valerio, Head of Environmental Chemistry IST of Genova, the mayors of the virtuous cities of Silicon Valley, Palo Alto and Berkeley; mayor of San Francisco, Gavin Newsom and his Staff; representatives of the French INVS, Dr. Calut and Dr. Laffont, who are the signatories of the most important global research on the topic of hazardous waste incineration; Dr. Dick van Steenis, who has mapped out effects of pollution on English children and blocked 16 applications for incinerator-constructions; Dr. Luft of the Rescue Workers Detoxification Project and the 911 Police Aid Foundation that deals with people sick from the inhalation of nano-particles after the collapse of the Twin Towers (around 170,000 cases have already been confirmed); representatives of national and international committees, Father Alex Zanotelli, Maruzio Pallante of the Happy Degrowth Movement, Greenpeace Italy and many others. Thousands of people have joined the project so as to certify the film as that with the longest film credits in the world. These film credits start with a special, non-invasive graphic meter from the first few minutes of the film. Sporchi da morire is not a pure documentary as such, but rather a documentary which bears the classics of cinematic storytelling. In short, it is not an informative film for intellectuals and specialists only, but a film with a language that will appeal to a wide and varied audience. Beginning with the theme of incinerators, the film's focus moves gradually onto nano-particles, highlighted by experts as invisible forms of pollution in both the present and near future.

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