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Il campione e il bandito (2011)

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Il campione e il bandito (2011)

The legend of the bandit and the champion



Regia/Director: Lodovico Gasparini
Soggetto/Subject: Andrea Purgatori, Debora Alessi, Giampaolo Tescari, da om. opera lett. di M. Ventura
Sceneggiatura/Screenplay: Andrea Purgatori, Debora Alessi
Interpreti/Actors: Giuseppe Fiorello, Simone Gandolfo, Raffaella Rea, Sarah Maestri, Giuseppe Lo Console, Gaetano Aronica, Paolo Pierobon, Anna Ferruzzo, Vincenzo Peluso (Peotta), Alfredo Pea (padre di Sante), Duccio Camerini (Merciaio), Fabien Lucciarini, Gianni Bissaca, Rodolfo Toneatto, Ettore D'Alessandro, Augusto Fornari, Daniele Monterosi, Luciano Miele, Valerio Colangelo, Dario Costa, Emanuele Arrigazzi, Federico Grassi, Isabella Tabarini
Fotografia/Photography: Carlo Maria Montuori
Musica/Music: Paolo Vivaldi
Costumi/Costume Design: Valter Azzini
Scene/Scene Design: Pasquale Germano
Montaggio/Editing: Carla Simoncelli
Produzione/Production: Red Film
censura: 104749 del 09-11-2011
Altri titoli: The legend of the bandit and the champion
Trama: L'Italia degli anni venti è quella della povertà, della fame vera, dei contadini e dei fuorilegge. È il paese delle biciclette, la metafora di un mondo nuovo che si affranca dalla miseria il paese che ogni anno - a maggio - rimane col fiato sospeso davanti il Giro d'Italia teneva. Costante Girardengo e Sante Pollastro, due ragazzini di provincia come tanti, vivono le loro giornate puntando sui pedali. Girardengo lotta in sella alla sua bici, pedala e vince: all'inizio per un piatto di minestra, poi per uno stipendio "da prefetto", e si conquista in pochi anni il titolo di campionissimo. Sulle due ruote, invece, Sante toglie ai ricchi per dare ai poveri e centra i lampioni per farsi il buio alle spalle. Nel malfamato Borgo delle Lavandaie lo considerano una specie di benefattore, malgrado gli arresti, gli ergastoli, la latitanza. Un filo invisibile e misterioso legherà per sempre i due amici di infanzia e li terrà in contatto anche quando la vita riuscirà a separarli davvero tanto. Loro sono il campione e il bandito…e chissà se è stato Girardengo a tradire Pollastro. Chissà se si sono incontrati davvero al Velodromo d'Inverno di Parigi, quando Costante era già il ciclista spregiudicato e Sante il più famoso ribelle anarchico negli anni del fascismo. La loro è una storia a metà tra vita vera e leggenda, una bella storia, di anni duri e di riscatti, di tristezze e splendori. È la favola di un'amicizia densa di ombre e di un'Italia che non c'è più ma che ha ancora tanto da dire. È la storia di due personaggi che non vivono solo nella dimensione del mito, ma fanno parte della quotidianità della gente. Anche quando il bandito catturato si arrende e vive la vita del detenuto modello. Anche quando il campione caduto sorseggia il caffè al Caffè Teatro di Novi Ligure, siede a parlare di ciclismo perché il ciclismo - per i novesi - è pane quotidiano, riceve gli amici in campagna perché la campagna è l'inizio e la fine della storia. Anche la bicicletta è l'inizio e la fine della storia, perché a Novi lo sanno tutti che la bicicletta "non muore mai".
Sinopsys: Italy in the 20's is a poor country. A country made of poorness, real hunger, farmers and out of law bandits. It's the bicyles country, it's a metaphore for a new world that tries to set itself free from misery and that each year on May holds its breath following the Giro d'Italia. Costante Girardengo and Sante Pollastro, countryboys from Novi Ligure, pals since their childhood, live their life on a bicycle. Girardengo learns to fight on his bicycle, he pedals and he wins: at the beginning just some food, but later on he wins a lot of money and a lot of glory. On the other hand, Sante uses the bycicle to steal money to rich people and to give it to the poor ones. He shoots the street-lamps to create shadows on his back. He is known as a benefactor, as an hero, in spite of prison, captures and escapes. During all of their lives, Girardengo and Pollastro tightened a bond which, despite their different destinies and the big distances between them, will last until the end. They are the Champion and the Bandit…and only God knows if Girardengo really betraied Pollastro. Only God knows if they really met in Paris, when Costante was a famous cyclist and Sante an anarchist rebel against the Fascism. Their story is a story that belongs to everyday life and myth dimension. A beautiful story that tells about difficult years and redemptions, about sadness and splendor. It's the tale of a very special and difficult friendship, the tale of a country that doesn't exist anymore but that has still got a lot to tell. Once captured, the bandit surrenders and acts as a model inmate. After falling, the champion sips his coffe at the Caffè Teatro in Novi Ligure. He sit talking about cyclism, because cyclism for Novi's people is their daily bread. He greets friends in his house in the countryside, because countryside is the beginning and the end of this story. Bycicle as well is the beginning and the end of this story, because in Novi Ligure everyone knows "bycicle never dies".

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