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Pasolini un delitto italiano (1995)

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Pasolini un delitto italiano (1995)

Pasolini, an Italian Crime



Regia/Director: Marco Tullio Giordana
Soggetto/Subject: opera, Sandro Petraglia, Stefano Rulli, Marco Tullio Giordana
Sceneggiatura/Screenplay: Sandro Petraglia, Stefano Rulli, Marco Tullio Giordana
Interpreti/Actors: Carlo De Filippi (Pino Pelosi), Nicoletta Braschi (Graziella Chiarcossi), Toni Bertorelli (Ispettore Pigna), Andrea Occhipinti (Furio Colombo), Victor Cavallo (Antonio Pelosi), Rosa Pianeta (Maria Pelosi), Giulio Scarpati (Nino Marazzita), Francesco Siciliano (praticante agenzia), Biagio Pelligra (funzionario Questura), Umberto Orsini (alto magistrato), Krum De Nicola (Adolfo De Stefanis), Claudio Amendola (Trepalle), Enzo Marcelli (Braciola), Antonio Petrocelli (Tommaso Spaltro), Ivano Marescotti (cliente Spaltro), Claudio Bigagli (Guido Calvi), Antonello Fassari (Rocco Mangia), Massimo De Francovich (Faustino Durante), Ennio Coltorti (giudice minori), Adriana Asti (insegnante Casal del Marmo), Paolo Graziosi (Luigi Cancerini), Carlo Moro (Alfredo), Giuseppe Salmè (Giacomo Piperno), Maurizio Di Carmine, Claudia Pozzi (giornalista), Raffaele Serao (appuntato Cuzzupè), Eduardo Cuomo (carabiniere Guglielmi), Mimo Michemi (brigatiere), Giorgio Crisafi (ufficiale Carabinieri), Alessandro Carlone (compagno cella), Maria Gradi (Maria Teresa Lollobrigida), Romano Iannelli (Ennio Salvitti), Renato Campese (giudice Tranfo), Giovanni Fois [Vanni Fois] (colonnello Carabinieri), Gaetano Sersale (giornalista), Emilia Marra (giornalista), Simona Ferraro (giornalista), Dino Gentili (giornalista), Paolo Bonanni (giornalista), Marco Caporali (giornalista), Claudio Alfonsi (telecronista TG1), Claudio Parise (telecronista TG2), Walter Da Pozzo (radiocronista Città Futura), Elisa Lancione (Susanna Pasolini), Franco Mescolini (direttore agenzia), Walter Piretti (redattore agenzia), Massimiliano Petrucci (Salvatore Deidda), Giovanni Marsala (Claudio Seminara), Riccardo Calvani (barista), Augusto Vacca (Riccio), Fabrizio Vitale (Stecco), Daniele Taffone (Farfalla), Simone Melis (Bracioletta), Valentino Simeoni (uomo idroscalo), Vittorio De Bisogno (Vincenzo Spaltro), Mattia Osti (assistente Durante), Antonio Ferrante (questore), Costantino Meloni (minorenne Casal del Marmo), Paolo De Giorgio (Pugliese), Roberto Accornero (giudice minorile), Clarizio Di Ciaula (cancelliere tribunale), Maurizio Greco (pubblico ministero), Giorgio Colangeli (giudice Matteo Guarino), Alessandra Vanzi (giudice Maria Grazia Milone), Antonio Falvo (usciere tribunale)
Fotografia/Photography: Franco Lecca
Musica/Music: Ennio Morricone
Costumi/Costume Design: Elisabetta Montaldo
Scene/Scene Design: Gianni Silvestri
Suono/Sound: Gianni Zampagni
Montaggio/Editing: Cecilia Zanuso
Produzione/Production: Cecchi Gori Group - Tiger Cinematografica, Cecchi Gori Group - Leopard, Numero 5, Flach Film, Paris
Distribuzione/Distribution: Cecchi Gori Distribuzione
censura: 90314 del 07-09-1995
Altri titoli: Pasolini, mort d'un poète, Pasolini, an Italian Crime
Trama: E' un film sul poeta, scrittore e regista, e in particolare sulla sua morte violenta, awenuta il 2 novembre 1975 e alla vicenda giudiziaria ad essa legata. Viene riproposto "il caso Pasolini" in tutta la sua consistenza e sulla base degli atti del processo a Pino Pelosi, il ragazzo di vita accusato e riconosciuto colpevole dell'omicidio dello scrittore. La sceneggiatura rivede le varie fasi del procedimento a carico del giovanissimo assassino, sia attraverso i documenti, sia davanti a un tribunale che diventa metafora della società degli anni settanta.
Sinopsys: A film on the poet, writer and film-maker Pier Paolo Pasolini focusing particular attention on his brutal murder, which took place November 2, 1975, and on the judicial proceedings that followed. The Pasolini case is reconstructed in all its detail based on documentation of the trial of Pino Pelosi, the Roman street kid who was accused and found guilty of the writer's murder. The screenplay re-examines the various phases of the proceedings against the young killer by means of both authentic documents and entry into the actual courtroom, which becomes a metaphor for Italian society in the 1970s.

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