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Fermo posta - Tinto Brass (1995)

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Fermo posta - Tinto Brass (1995)

Poste Restante, Tinto Brass



Regia/Director: Tinto Brass
Soggetto/Subject: Tinto Brass
Sceneggiatura/Screenplay: Tinto Brass, Claudio Lizza, Aurelio Grimaldi
Interpreti/Actors: Cinzia Roccaforte, Cristina Rinaldi, Erika Saffo Savastani, Gaia Zucchi, Gabriella Barbuti, Alessandra Antonelli, Laura Gualtieri, Sara Cosmi, Claudia Biagiotti, Paolo Lanza, Pascal Persiano, Luca Flauto, Ghibly Francesco Lombardi, Giovanni De Martiis [Gianni De Martiis], Andrea Scataglini, Christian Marazziti, Tinto Brass, Susanna Bugatti, Anita Divizia, Stefania Corradetti, Laura Paparesta, Walter Carrera, Fabrizio Casula, Manuel De Peppe, Mario Agnoletti
Fotografia/Photography: Dante Dalla Torre
Musica/Music: Riz Ortolani
Costumi/Costume Design: Ivo Crnojevic
Montaggio/Editing: Tinto Brass
Suono/Sound: Roberto Alberghini
Produzione/Production: California Film, Produttori Associati (1991)
Distribuzione/Distribution: Artisti Associati (1991)
censura: 90355 del 07-09-1995
Altri titoli: Poste Restante, Tinto Brass
Trama: Lo spunto del film sono le lettere, le foto, le videocassette che spesso le donne inviano volentieri ai giornali. Visualizzando la materia del loro "storiellare" (così gli psicologi chiamano il raccontare-fantasticare in libertà dei pazienti), il film racconta le confidenze, le confessioni, le esperienze, le avventure, i ricordi, i sogni, i desideri, le fantasie delle donne. Che tutti sognino incontri più o meno proibiti, amori clandestini, rapporti consumati furtivamente che poi magari nella realtà non avvengono per mancanza di coraggio, convenzioni e circostanze varie, è un fatto notorio o pacifico: più curioso invece e sorprendente - proprio perché fino a poco tempo fa totalmente ignorato e represso - è venire a conoscere cosa le donne facciano, pensino, desiderino., sognino e fantastichino al riguardo. L'immaginario erotico è tradotto in "immagini" trasformando la realtà "virtuale" di questi racconti nella finta realtà della "fiction" e i sogni in "segni".
Sinopsys: The leit motif of the film is a series of letters, photos videocassettes which women often send in to certain newspapers. By visualizing their story-telling (the name given by the psychologists to their fantasies) the film portrays the confessions, the secret longings, the adventures, recollections, dreams, desires fantasies of these women. It is an open secret that most women dream of forbidden affairs, secret lovers, hasty encounters but that when all comes to all they lack the courage to pursue their dreams. This film deals with an aspect of reality which has remained too long behind the scenes. The erotic fantasies of women have been translated into images in this film, into virtual reality, into fiction, into readable signs.

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