Volare! (1997)
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Regia/Director: Vittorio De Sisti Soggetto/Subject: Eugenio Masciari Sceneggiatura/Screenplay: Marcello Masciocchi Interpreti/Actors: Massimo Ranieri, Marina Suma, Giuseppe Cristofaro, Tiziana Lodato, Alessandro Zamattio, Massimo Bulla, Paco Reconti (Livio), Aldo Massasso (Don Gioacchino), Costantino Carrozza (maresciallo), Francesco Passafaro, Gian Battista Riga, Francesca Moncini, Tony Sperandeo, Sandro Ghiani (Totò), Gianni Franco (Vito), Veronica Barelli (annunciatrice), Lucilla Cracolici (donna pulizie), Roberto Bigherati (uomo presidente), Fausto Lombardi (Nando), Riccardo Cavallo (psichiatra), Anna Rilke (donna incinta), Gavino Bondioli (Martino), Giorgio Ghelli (preside), Federico Migliorini (Gianni), Gianni Di Benedetto (presidente), Corrado Blasi (conducente) Fotografia/Photography: Mario Vulpiani Musica/Music: Eugenio Bennato Costumi/Costume Design: Silvana Pantani Scene/Scene Design: Paolo Innocenzi Montaggio/Editing: Ugo De Rossi Suono/Sound: Dino Raini Produzione/Production: R. & R. Cinema e Pubblicità, RAI-Radiotelevisione Italiana Distribuzione/Distribution: R & R cinema e pubblicità censura: 92067 del 16-10-1997 Altri titoli: Volare! Trama: In un paesino del meridione italiano alla fine degli anni '50, Gegè Labate, un bambino disadattato, in pochi mesi passa dall'infanzia giocosa a una vita adulta, conoscendo il dolore, la gioia dell'innamoramento, il confine tra il bene e il male, come nascono i bambini e la morte del genitore. E' una società dura ed impietosa, quella in cui si muovono i personaggi e Gegè la affronta con la forza dell'immaginazione, come quando mamma Emma lo rinchiudeva per punizione al bagno e lui veleggiava sulle ali della fantasia, cantando "Volare!". Ora però il Gegè con i pantaloni corti è soltanto un ricordo e un bel giorno, ai medici del manicomio dove è stato rinchiuso dopo la morte del padre confessa: "Sono guarito, non canto più". Sinopsys: At the end of the fifties, in a small southern town of Italy, a maladjusted boy, Gegè Labate, passes from childhood to being an adult in the space of just a few months. He comes across pain, the joy of falling in love, the border between good and evil, how babies are born, and the death of his parent. The society in which the characters interact is hard and pitiless, and Gegè confronts it with the power of his imagination, just like when his mother, Emma, locked him into the toilet as punishment and he took off on fantastical journeys singing "Volare!". Today, however, the Gegè in short pants is but a memory, and one day, he tells the doctors in the mental asylum where they take him after the death of his father: "I am healed, I won't sing anymore". |
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