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La posta in gioco (1988)

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La posta in gioco (1988)

The Stakes



Regia/Director: Sergio Nasca
Soggetto/Subject: Giorgio Trentin
Sceneggiatura/Screenplay: Giuseppe Ferrara, Sergio Nasca
Interpreti/Actors: Lina Sastri (Renata Forte), Turi Ferro (giudice Bellomo), Roberto Alpi (commissario Palumbo), Christian Brando (Marcello Turone), Sonia Petrova (Dolores), Paolo Capponi (Attilio Fonte), Renata Zamengo (assessore socialista), Flavio Bucci, Marina Berti, Vittorio Caprioli, Gaetano Amato, Tommaso Bianco (uomo politico), Bill Cable, Marino Cenna, Carmen Scivittaro, Shyrley Cumpanas (ragazza arrestata), Laura Fuino, Antonella Monetti, Luigi Uzzo (Pantaleo), Anita Zagaria (Annamaria Fonte), Florens Fanciulli, Pamela Polo, Clara Bindi (madre di Renata), Pietro Biondi (sindaco)
Fotografia/Photography: Carlo Carlini
Musica/Music: Eugenio Bennato
Costumi/Costume Design: Liliana Marinucci
Scene/Scene Design: Giorgio Bertolini
Montaggio/Editing: Cesare Bianchini
Suono/Sound: Marco Grillo
Produzione/Production: Sound Television
Distribuzione/Distribution: 20th Century Fox, 20th Century Fox
censura: 83435 del 09-03-1988
Altri titoli: The Stakes
Trama: È la notte del 31 marzo 1984. Tre colpi di pistola risuonano nel silenzio: I'assessore repubblicano Renata Fonte viene uccisa a Nardò da un killer che si allontana a bordo di una piccola auto. Il giudice incaricato delle indagini deve seguire più piste: scartata quella assurda del presunto brigatista e quella "passionale" che non trova riscontri nella vita della vittima, non rimane che quella del delitto politico. Il giudice riesce a scoprire il primo mandante, il pescivendolo Cesari, che vive a Roma. Si arriva al secondo mandante, I'assessore Spagnolo, compagno di partito della Fonte di cui ha preso il posto nel Consiglio Comunale. Ma quale è il vero movente? Non è facile scoprirlo, si possono soltanto fare delle ipotesi, una delle quali è che la vittima si era opposta alla lottizzazione di una vasta area costiera.
Sinopsys: On the night of the 31st. of March 1984 three shots ring out in the silence. Town-councilor Renata Fonte, a member of the Republican party elected onto the town council of Nardò, is shot dead by a killer who immediately takes off in a little ear driven by an accomplice. The judge to whom the case is assigned decides at first to follow a number of tracks, but having discarded the absurd hypothesis of a Red Brigade killing and that of a "crime of passion" (as the victim's private life reveals nothing in this direction), he comes to the conclusion that the crime is of a political nature. However, he must later throw this thesis overboard too. The judge then finds a first link in the mysterious chain, a fish-monger living in Rome, by the name of Cesari. Cesari leads him to a second link, councilor Spagnolo, Renata's party-mate who, after her death, took her place on the town council. But what can the motive be? Who is behind Spagnolo? What were the stakes that cost Renata her life? This is not easy to find out and one can only make some hypotheses, one of which being that the victim had opposed the creation and sale of private lots of land along the coast.

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