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Fiori di zucca (1988)

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Fiori di zucca (1988)



Regia/Director: Stefano Pomilia
Soggetto/Subject: Stefano Pomilia
Sceneggiatura/Screenplay: Stefano Pomilia
Interpreti/Actors: Marina Suma (Giulia), Massimo Ciavarro (Sergio), Enzo Decaro (Pietro), Silvio Vannucci (Enzo), Manuela Gatti (Emanuela), Sandro Ghiani (cameriere), Toni Ucci (Giovanni), Jinny Steffan (Pia), Rosario Errico (Alessio), Nieves Navarro (madre di Enzo), Emy Valentino (Sandra), Alberto Farnese (padre di Enzo), Victor Poletti (Ugo), Anna Maria Dossena (madre di Pietro), Paolo Bernacchioni (Saverio), Ilary Blasi (Lisa), Isa Barzizza (Clelia), Bruno Gentile (Duccio), Fiorenzo Fraccascia (Franco), Albano Bufalini (autista taxi), Giorgio Conti (uomo del luna park), Roberta Gerundo (fioraia), Pietro Riccardo Alvieri (ragazzo), Cesare Di Vito (barista), Florens Fanciulli (Emanuela bambina), Daniele Mancini (Sergio bambino), Viano Franceschini (Mario)
Fotografia/Photography: Gianfranco Maioletti
Musica/Music: Piero Montanari
Costumi/Costume Design: Beatrice Bordone
Montaggio/Editing: Luigi Zita
Suono/Sound: Roberto Alberghini
Produzione/Production: P.L.B. Film
Distribuzione/Distribution: Istituto Luce spa - Italnoleggio Cinematografico
censura: 83990 del 30-09-1988
Trama: Enzo, Sergio e Pietro, giunti alla soglia dei trent'anni, si ritrovano davanti alla lapide di un comune amico. Enzo, dopo dieci anni, è ritornato a Roma insieme a Giulia, la sua severa moglie italo-brasiliana. Sergio, sprovveduto ragazzo padre, ha deciso di non presentarsi in chiesa per il suo matrimonio, costringendo così sua madre Clelia a rimandare a casa sposa e invitati. Pietro, tra un cliente e l'altro, è stato mollato dal sua "fidanzato". I tre decidono di rivedere i vecchi amici, di organizzare una festa, una partita di pallone. Ma la vita decide sempre per tutti, e la gioia dei tre ragazzi si spegne quasi subito, di fronte all'impossibilità di tornare indietro, di non andare avanti. E così Enzo, Sergio e Pietro si separano nuovamente, mentre Giulia, il simbolo delle persone realiste, capisce, a causa di un avvenimento magico, che si può essere bambini anche a trent'anni.

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