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La masseria delle allodole (2007)

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La masseria delle allodole (2007)

The lark farm



Regia/Director: Paolo Taviani, Vittorio Taviani
Soggetto/Subject: Paolo Taviani, Vittorio Taviani, lib. isp. da om.rom. di Antonia Arslan
Sceneggiatura/Screenplay: Paolo Taviani, Vittorio Taviani
Interpreti/Actors: Paz Vega, Moritz Bleibtreu, Alessandro Preziosi, Angela Molina, Mohammed Bakri, Tchéky Karyo, Mariano Rigillo, Christo Shopov, Hristo Jivkov, Stefan Danailov, Yvonne Sciò, Nicolò Diana, Ubaldo Lo Presti, Linda Batista, Enrica Maria Modugno, André Dussollier, Arsinèe Khanjian
Fotografia/Photography: Giuseppe Lanci
Musica/Music: Giuliano Taviani
Costumi/Costume Design: Lina Nerli Taviani
Scene/Scene Design: Andrea Crisanti
Montaggio/Editing: Roberto Perpignani
Produzione/Production: Ager 3, Rai Cinema, Eagle Pictures, Nimar Studios, Sagrera TV, TVE, Flach Film, Paris, France 2 Cinéma, Paris, Canal +, 27 Film Production, ARD Degeto
Distribuzione/Distribution: 01 Distribution
Vendite all'estero/Sales abroad: Rai Trade
censura: 100607 del 23-03-2007
Altri titoli: The lark farm
Trama: "Questo nostro film nasce da un senso di colpa. Tre anni fa, quasi per caso, abbiamo scoperto la tragedia armena... sapevamo, credevamo di sapere... Un eccidio di uomini, donne, bambini nel 1915 in nome della 'grande Turchia'. Decenni sono passati da allora, il popolo armeno attende ancora giustizia e noi - come milioni di altri - quasi ignoravamo tutto questo."..." L'occasione fu la lettura del bel libro di Antonia Arslan 'La masseria delle allodole', un romanzo particolare, qualcosa come una indiretta autobiografia. Antonia è italiana di origine armena, e nel libro ha raccontato l'olocausto della sua famiglia. Romanzo, documento. Per noi due ha segnato l'incontro tra gli eventi del passato e quelli del nostro presente. Ma, come sempre, non ci interessava - e non ne saremmo stati capaci - disegnare un quadro storico. Ci interessava seguire alcune creature, i loro destini particolari, unici, e proiettarli poi in un grande evento collettivo, che si rivela nel suo orrore oggi, ma che affonda le sue radici nel passato. ... Nunik, Armineh, Aram: gli armeni... e Nazim, Arkan, Egon, Yussuf: i turchi... il racconto ha avuto inizio..." Paolo e Vittorio Taviani
Sinopsys: "The driving sensation behind this film was guilt. Three years ago, practically by accident, we discovered the Armenian tragedy... we thought we already knew... a massacre of men, women and children in 1915, perpetrated in the name of a 'Greater Turkey'. Decades later, the Armenian people still await justice, and we - like millions of others - knew almost nothing of all this."..."We learned from a wonderful book by Antonia Arslan, 'The Lark Farm', an exceptional novel that amounts to an indirect autobiography. Antonia is an Italian of Armenian origin, and her book tells of her family's extermination. Both a novel and a document, it brought together the events of the past and present for the two of us. But, as always, we were not interested in making a purely historical film, nor would we have been able to. We wanted to follow the unique destinies of certain individuals, placing them in the larger context of a collective event whose horror is fully visible today, but whose roots stretch back into the past. ... Nunik, Armineh, Aram: the Armenians... and Nazim, Arkan, Egon, Yussuf: the Turks... the story begins..." Paolo and Vittorio Taviani

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