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Ottavio Mario mai (2004)

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Ottavio Mario mai (2004)

Ottavio Mario mai



Regia/Director: Giovanni Minerba, Alessandro Golinelli
Soggetto/Subject: Alessandro Golinelli
Sceneggiatura/Screenplay: Alessandro Golinelli
Interpreti/Actors: Ida Di Benedetto, Leo Gullotta, Leonardo Treviglio, Salvatore Botrugno, Gianluigi Cera, Anna Chimienti, Gabriele Dil Dell'Aiera, Enza Fantini, Mario Saroldi
Fotografia/Photography: Pietro Sciortino
Musica/Music: Fabrizio Gallina Sabbarino
Suono/Sound: Mirko Guerra
Montaggio/Editing: Rocco Bernini
Produzione/Production: Orione Cinematografica S.r.l.
Distribuzione/Distribution: L'Altra Comunicazione
censura: 98056 del 27-05-2004
Altri titoli: Ottavio Mario mai
Trama: Vita, arte, impegno politico e imprenditoriale si fondono nella figura di Ottavio Mario Mai esattamente come nella società postmoderna di cui Mai sembra aver intuito e sfruttato prima di altri potenzialità e caratteristiche. Gli anni di maggior impegno di Ottavio Mai vanno dal 1980 alla sua morte, nel 1992, quando la società dello spettacolo e della comunicazione prende definitivamente il sopravvento. "Ottavio Mai ha compreso che se l'omosessualità non è rappresentata nella società dello spettacolo e dei media che viene pian piano affermandosi, quella rappresentazione è ormai indispensabile, è l'unico segno, l'unica prova di esistenza. Allora eccolo riempire quel vuoto. Con i suoi film che, pur poveri e legati non casualmente ai nuovi mezzi elettronici, spaziano dal documentario alla fiction tradizionale, dal cortometraggio poetico al film sperimentale, e che parlano direttamente, senza mediazioni, di gay, travestiti, coppie, famiglie, tradimenti, battuage, e di "normalità omosessuale" attraversando tutti i generi, come nessuno aveva mai osato prima in Italia" (A. Golinelli, G. Minerba).
Sinopsys: Life, art, and political and entrepreneurial commitment are combined in the figure of Ottavio Mario Mai, just like they are in post-modern society. Mai seems to have sensed and exploited these potentialities and characteristics before others did. Ottavio Mai was most involved from 1980 until his death in 1992, when the society dedicated to shows and communication definitively got the upper hand. "Ottavio Mai understood that if homosexuality isn't represented in this society dedicated to shows and the media which is slowly but surely taking over, then its representation is fundamental, it is the only sign, the only proof of existence. Therefore, he fills the void. With his films which, although poor and consciously making use of new electronic means, range from documentaries to traditional fiction, from poetic short films to experimental films, and which talk directly, without mediation, about gays, transvestites, couples, families, betrayals, battuage, and "homosexual normality", touching every genre, like nobody had ever dared to do in Italy before" (A. Golinelli, G. Minerba).

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