Non aver paura (2005)
Torna indietro Non aver paura (2005)Have no Fear
Regia/Director: Angelo Longoni Soggetto/Subject: Angelo Longoni, Massimo Sgorbani Sceneggiatura/Screenplay: Angelo Longoni, Massimo Sgorbani Interpreti/Actors: Laura Morante, Alessio Boni, Eleonora Ivone, Valeria Milillo, Cesare Bocci, Marco Ragno, Andrea Ragno, Simone Colombari, Alberto Bognanni, Margherita Longoni, Angelo Longoni, Riccardo Volpato, Guia Zapponi, Alberto Tordi, Martina Colombari Fotografia/Photography: Patrizio Patrizi Musica/Music: Paolo Vivaldi Costumi/Costume Design: Agata Cannizzaro Scene/Scene Design: Leonardo Conte, Alessandra Panconi Suono/Sound: Andrea Moser Produzione/Production: Italian International Film Distribuzione/Distribution: Italian International Film Vendite all'estero/Sales abroad: Gruppo Minerva International censura: 98930 del 04-05-2005 Altri titoli: Have no Fear Trama: "Non aver paura" è la storia di un conflitto.In qualsiasi conflitto chi ne fa le spese maggiori, chi subisce e chi soffre maggiormente sono sempre i più deboli e i più indifesi. In questo caso, tra una madre e un padre che si odiano, chi soffre davvero e chi paga a causa di quell'odio è il loro unico figlio, un bambino di nove anni.Quando gli interessi personali predominano e quando l'odio rende ciechi, ci si scopre incapaci di qualsiasi mediazione e incapaci di sostenere le proprie responsabilità ma quel che è peggio non ci si accorge per niente di questa incapacità. Il conflitto descritto nel film è facilmente estendibile dal microcosmo famigliare nel quale è ambientato a tutte le strutture della società. In qualunque forma e a qualsiasi livello il conflitto genera sempre l'infelicità degli innocenti. Sinopsys: "Don't Be Afraid " is the story of a conflict. In any conflict those who pay the highest price and who suffer the most are always the most vulnerable and defenceless. In this case, as an only child caught between a mother and a father who seem to hate each other, a boy of only nine years old is the one who truly pays the consequences of that hatred. When personal interests predominate and animosity makes them blind people are often incapable of any kind of mediation and are unable to carry out their responsibilities towards others, but the worst thing is when they do not notice these inabilities at all. The conflict described in this film can easily be extended from the family microcosm in which it takes place to all the structures of society itself. In any form or shape and at whichever level it takes place conflict always causes misery for the innocent. |
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