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Diario di un vizio (1993)

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Diario di un vizio (1993)

Diary of a Maniac



Regia/Director: Marco Ferreri
Soggetto/Subject: Liliana Betti
Sceneggiatura/Screenplay: Marco Ferreri, Liliana Betti
Interpreti/Actors: Jerry Calà (Benito), Sabrina Ferilli (Luigia), Valentino Macchi (Chiominto), Laetitia Raineri (Maria), Anna Duska Bisconti (donna col fiore davanti al cinema), Luciana De Falco (Angela Riccardi), Doriana Bianchi (Giovanna, la giornalaia), Maria Rosa Moratti (signora sulle scale), Massimo Bucchi (don Giuseppe), Cinzia Monreale (ragazza della neve), Aida Sole (madre di Benito), Simona Vinzi (sorella di Benito), Michele Morgatta (Carlo, il direttore del Palladium), Paola Petino (danzatrice nella prima pensione), Er Pantera (Beniamino), Maria Paola Lucentini (ragazza del sogno), Bruno Romagnoli (Balestrini, il capo comparse), Antonella Nafra (ragazza con la foto), Piero Nicosia (poliziotto cugino di Luigia), Filomena Lieto (ragazzina di "Vorrei che fosse amore"), Jessica Rizzo (spogliarellista in nero al Palladium), Sussanna Makai (spogliarellista), Ildiko (spogliarellista ù), Sandra Attardi (ragazza sul tram), Paolo Rodelli (imbianchino col flauto), Rocco Marocco (imbianchino)
Fotografia/Photography: Mario Vulpiani
Costumi/Costume Design: Nicoletta Ercole, Maria Camilla Righi
Scene/Scene Design: Tommaso Bordone
Suono/Sound: Giuseppe Muratori
Montaggio/Editing: Ruggero Mastroianni
Produzione/Production: SOI - Società Olografica Italiana
Distribuzione/Distribution: Italian International Film
censura: 88413 del 18-02-1993
Altri titoli: Journal d'un vice, Diary of a Maniac
Trama: Benito è un uomo solo. Vive in scalcinate pensioncine che cambia spesso per non pagare il conto. Tiene un diario che porta sempre con sé, un "alter ego", uno strumento di sopravvivenza. Lui ci registra minuziosamente le proprie condizioni fisiche, i cibi che mangia, le strade e le piazze che percorre vendendo detersivi, principalmente in autobus e in tram. E' lì infatti, che celebra la sua sfrenata passione per le donne. Così nel diario si affastellano presenze femminili, incontri, ossessioni, che ruotano intorno agli unici due punti fissi della sua vita: le prostitute e Luigia, la donna con cui ha una relazione stabile e per cui Benito nutre per lei un sentimento altalenante tra attrazione incontenibile e gelosia insensata. Benito e il diario, una inestricabile strana coppia. Alla fine il diario diventa, senza più distinzione tra sogno e realtà, la voce irriducibile di un uomo, seppellito dentro la vertigine del proprio corpo.
Sinopsys: Benito is a lonely man. He lives in run down boarding houses which he changes often so as not to pay the rent. He keeps a diary, his alter ego, it is his survival anchor. Here he records in detail all about his physical condition, the food he eats, the streets and squares he passes through, mostly by bus or tram, selling detergents. It is on the trams and busses that he give vent to his overpowering passion for women. His diary is full of females, encounters, obsessions which all rotate around his two fixations in life: prostitutes and Luigia the woman with whom he has a stable relationship and for whom Benito nourishes a pendalum like feeling that swings to and from between uncontrollable attraction and mindless jealousy. Benito and his diary, an inseparable combination. In the end the diary buried as it were within his body, becomes, without possibility of distinguishing between dreams and reality, the man's relentless voice.

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