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Morte di un matematico napoletano (1992)

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Morte di un matematico napoletano (1992)

Death of a Neapolitan Mathematician



Regia/Director: Mario Martone
Soggetto/Subject: Mario Martone
Sceneggiatura/Screenplay: Mario Martone
Interpreti/Actors: Carlo Cecchi (Renato), Pasquale Zito (astante sala attesa), Ferdinando Sirignano (astente sala attesa), Anna Annunziata (astante sala attesa), Carlo Di Maio (poliziotto), Antonio Caldarella (poliziotto), Renato Carpentieri (Luigi), Licia Maglietta (Emilia), Lucio Amelio (marchese), Fulvia Carotenuto (Lina), Beniamino Femiano (professore), Cesare Accetta (assistente), Gianfranco Campo (studente), Raffaele Di Florio (studente), Gloria Migliaccio (studentessa), Michele Moscariello (studente), Antonio Neiviller (Don Simplicio), Maurizio Bizzi (Allocca, bidello), Michele Lauri (O' Turrese, mendicante), Toni Servillo (Pietro), Andrea Renzi (Leo), Roberto De Francesco (Leonardo), Angelo Bove (facchino), Agostino Chiummariello (facchino), Rosa Badino (donna Teresa, portinaia), Alessandra D'Elia (Stella), Francesca Amitrano (bambina), Donna Esposito (bambina), Nello Mascia (senatore comunista), Lucio Allocca (dirigente comunista), Antonino Juorio (Ferdinando, redattore), Tonino Taiuti (Roberto, redattore), Uta Zulke (ragazza tedesca), Enzo Moscato (Biondino), Gino Curcione (femminiello), Gennaro Aubry (femminiello), Emilio Massa (femminiello), Tonino Ricchezza (femminiello), Arturo Cirillo (Marco, studente), Anna Bonaiuto (Anna), Giuseppe Bosone [Peppe Bosone] (Peppino, oste), Maria Izzo (Assunta, ostessa), Max Vajro (rettore), Enzo Salomone (matematico), Mario Franco (professore), Alberto Iuorio (professore), Giovanni Polara (professore), Luisa Zazzera (ragazza banco vini), Giuliana Gargiulo (sig.ra al teatro San Carlo), Tullia Matania (Virginia), Vincenzo Salemme (militante comunista), Francesco Ruotolo (Giuseppe, operaio), Attilio Majolo (Don Nicola, posteggiatore), Livia Patrizi (studentessa agli esami), Francesco Biscione (studente agli esami), Vera Lombardi (Maria Bakunin), Annalisa Foà (Adele), Tonino Di Meglio (cameriere marchese), Marco Manchisi (becchino), Antonello Cossia (becchino), Mario Porfito (portinaio), Salvatore Felaco (portinaio), Toni Bertorelli (Antonio Alcamo), Nicola Di Pinto (dirigente comunista), Sergio Solli (magistrato), Lello Salvatori (Giustino Sforza), Guido Donatoni (avvocato), Francesco Cutillo (avvocato), Franco Iavarone (gentiluomo), Pilotto Merlino (gentiluomo), Lello Serao (direttore cimitero), Patrizio Rispo (Stefanini), Mario Santella (anarchico), Vanni Baiano (anarchico)
Fotografia/Photography: Luca Bigazzi
Costumi/Costume Design: Metella Raboni
Scene/Scene Design: Giancarlo Muselli
Suono/Sound: Hubert Nijuis
Montaggio/Editing: Jacopo Quadri
Suono/Sound: Daghi Rondanini
Produzione/Production: Teatri Uniti, RAI-Radiotelevisione Italiana (Rete 3), AnGio Film
Distribuzione/Distribution: Mikado Film
censura: 87839 del 16-07-1992
Altri titoli: Mort d'un mathématicien napolitain, Death of a Neapolitan Mathematician
Trama: 1959, prima notte di maggio. Nella sala d'attesa della Stazione Termini di Roma un uomo in stato di ubriachezza viene fermato dalla Polizia Ferroviaria. Il presunto barbone è in realtà un docente di analisi matematica presso l'ateneo napoletano, un celebre scienziato. Una figura ben nota a Napoli: pallido, magro, trasandato, spesso alticcio, schedato come comunista. Renato, questo il suo nome, viene rilasciato e torna a casa col primo treno del mattino. Inizia la sua ultima settimana di vita. Osserviamo Renato all'Università, con gli amici, nei suoi rapporti familiari, ma soprattutto quando solo vaga per Napoli. Dai vari incontri ricostruiamo il suo passato, mentre gli eventi della settimana si compongono nella attesa di un atto da lungo tempo rimandato: un colpo di pistola alla nuca. Il disgusto per l'ambiente accademico, il logoramento del suo genio matematico, la sfiducia nella politica: nessuna ragione prevale sull'altra nel motivare il suicidio. La città stessa, che pure ha prodotto quello strano personaggio che in vita come in morte ha turbato i benpensanti, trae un sospiro di sollievo e si richiude su di lui.
Sinopsys: The first night in May, 1959. In the waiting room of the Termini train station in Rome an intoxicated man is stopped by the Railway Police. The presumed drunkard is actually a professor of analytic mathematics at the University of Naples, a celebrated scientist. A well-known figure in Naples: pale, thin, unkempt, tall, labeled as a Communist. His name is Renato and the police let him leave to take the first morning train back home. The last week of his life begins. We observe Renato at the university, with his friends, his relations with family members, but above all when he wanders around Naples alone. The various encounters let us reconstruct his past, while the week's events take shape in preparation for the final act long postponed: a bullet in the head. Disgust for the academic environment, deterioration of his mathematical genius, distrust in politics: no single reason prevails over the others as a motive for suicide. The city of Naples itself, which produced this strange personality that disturbed do-gooders during his lifetime and in death, heaves a sigh of relief and turns the page on his life.

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