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L'alba (1991)

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L'alba (1991)

The Dawn



Regia/Director: Francesco Maselli
Soggetto/Subject: Francesco Maselli
Sceneggiatura/Screenplay: Francesco Maselli
Interpreti/Actors: Nastassja Kinski (Karen), Massimo Dapporto (Massimo)
Fotografia/Photography: Pier Luigi Santi
Musica/Music: Giovanna Marini
Costumi/Costume Design: Lia Francesca Morandini
Scene/Scene Design: Marco Dentici
Montaggio/Editing: Carla Simoncelli
Produzione/Production: Cinelife
Distribuzione/Distribution: Penta Distribuzione
censura: 86515 del 25-03-1991
Altri titoli: The Dawn
Trama: Si erano incontrati in questa camera d'albergo sull'autostrada poche ore prima, a mezzanotte. Lei arrivando da una grande città del nord, lui dal sud. E sembravano delle bestie affamate per la violenza con cui subito, senza darsi nemmeno il tempo di spogliarsi, avevano cominciato ad amarsi. Si erano conosciuti un mese prima ed era stato terribile e straordinario. Terribile perché innamorandosi si distruggeva la perfetta armonia delle loro due esistenze. Straordinario perché incontrarsi e innamorarsi aveva rivelato a tutti e due, con l'implacabilità della più assoluta evidenza, la somma delle rinunce e dei compromessi piccoli e grandi di cui quella armonia era fatta. Tutti e due sposati e con figli. Tutti e due impegnati in attività legate alla cultura e alla politica: lei dirige una galleria d'arte, lui è un altro funzionario del Senato. Guadagnano bene, sono di sinistra come i loro rispettivi coniugi. Per un mese, lontani, hanno progettato la rivoluzione delle loro vite. E di questo parlano stanotte in questa camera d'albergo che è diventata un magico laboratorio di decisioni, idee, confessioni e strategie.
Sinopsys: Both of them are married with a child. Both of them are professionally involved in politics and culture: she manages an art gallery that doubles as a cultural club; he is a high-level government official who runs two research bureaus for the Senate. Separated for a month, they've both made plans to revolutionize their lives. When they meet again for a night, their hotel room becomes the magic laboratory for decisions, ideas, confessions and strategies between the infinite tenderness of embraces, on a bed that contains the entire universe. But then they begin to notice small signs of secret tiredness, of anguish, even while the positive talk and kisses continue to flow. And then comes the dawn, with its sad and pitiless light. Technically their plans have simply been put off to a later date. And even her decision to leave now, right away, has a certain logic: that way she'll back in time to arrive before her husband, who has been away for business. All the better to start a calm discussion.

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