Venere paura (1991)
Torna indietro Venere paura (1991)Venus of Fear
Regia/Director: Hirtia Solaro Soggetto/Subject: Hirtia Solaro, opera Sceneggiatura/Screenplay: Hirtia Solaro Interpreti/Actors: Luciano Bartoli (prete), Alessandra Acciai (Glacida), Mattia Violanti (il piccolo sordomuto), Pascal Persiano (Bel Cugino), Francesco Gabriele (barbone), Numa Solaro (pretino), Mauro Bronchi (travestito), Sandro Dori (ometto), Giorgio Conti (sacrestano), Fernando Di Virgilio (contadino armato), Giancarlo Giubilo (pretino), Vincenzo Petrone (pretino) Fotografia/Photography: Marcello Gatti Musica/Music: Luigi Montagna Costumi/Costume Design: Monica Baseggio Scene/Scene Design: Monica Baseggio Montaggio/Editing: Franco Letti Suono/Sound: Cinzia Rossi Produzione/Production: R.A.G.N.O. Film censura: 86889 del 23-07-1991 Altri titoli: Venus of Fear Trama: In questo film, che si ispira a "Le Notti Bianche" di Feodor Dostoevskij, il sognatore è un sacerdote dell'ordine dei camilliani. Troppo sanguigno, attivo, ribelle e curioso per rinunciare a vivere, si dedica agli altri con singolare abnegazione, scrive poesie e coltiva un immaginario in cui prendono forma i desideri, le pulsioni, i conflitti. E, del suo immaginario diventa parte una giovane donna, Glacida, crudele e affascinante, che lo coinvolgerà in un sottile gioco d'amore e seduzione senza fine. L'immaginazione però non ha limiti e il prete, dopo essersi torturato a lungo, spegne il suo sogno. I suoi turbamenti, i conflitti e le torture che hanno preso corpo solo dopo essere stati sperimentati, diventano rimorsi e Glacida si risolve in un esperimento, un curioso contratto con la liceità di un comportamento e il suo contrario. Sinopsys: In this film, which is inspired by Feodor Dostoevskij's "The White Nights", the dreamer is a priest. Too active, rebellious, curious and bloody to give up life as a layman, he dedicates himself to others with a singular abnegation, writes poetry and cultivates an imaginary world in which his desires, impulses and conflicts can take form. Into this imaginary world comes a young woman, Glacida, cruel and fascinating, who involves him in a subtle game of endless love and seduction. Imagination has no limits, however, and the priest after a long period of self-torture, snuffs out his dream. The tribulations, conflicts and torments that take shape after having been tested turn into remorse, and Glacida becomes an experiment, a curious contract between the legitimacy of an action and it's opposite. |
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