Il moschettiere fantasma (1952)
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Regia/Director: Max Calandri [William French] Soggetto/Subject: Gian Maria Cominetti, Max Calandri Sceneggiatura/Screenplay: Gian Maria Cominetti, Piero Monfisani Interpreti/Actors: Vasito Bastino (Claudio Venier), Tamara Lees (Sibilla), Rossana Podestà (Ornella), Elio Steiner (inquisitore Badoero), Clara Calamai (Marina Venier), Carlo Ninchi (doge Donato), Isa Pola (contessa Ferrer), Gianni Rizzo (Pierre de La Tour), Inge Borg (suor Angelica), Diego Carlisi (Jacopone), Alberto Paolone (Marco), Mario Sailer (moschettiere), Enzo Hassan (complice di Pierre), Dalla Valle (complice di Pierre), Costantino Dal Maso, Silvia Manto Fotografia/Photography: Fernando Risi Scene/Scene Design: Nino Maccarones Montaggio/Editing: Max Calandri Produzione/Production: Lloyd Film Distribuzione/Distribution: Indipendenti Regionali censura: 11531 del 01-03-1952 Trama: Venezia, secolo XVII. Un gruppo di nobili prepara una congiura per impadronirsi del potere. Ad appoggiare i congiurati è il grande inquisitore Badoero, uomo spregiudicato che aspira alla carica di Doge. Contro il complotto si schierano alcuni giovani patrizi capeggiati da Claudio Venier, amante della cortigiana Isabella. La donna frequenta la casa del francese Pierre, dove i congiurati di radunano. Accusato dai patrioti, il grande inquisitore si difende incolpando a sua volta Venier, che viene imprigionato e condannato a morte. Il giorno dell'esecuzione, i suoi amici lo mettono in salvo: Venier si trasforma allora in una sorta di cavaliere fantasma, che appare all'improvviso diventando il terrore dei seguaci di Badoero. Intanto il vecchio Doge si è dimesso e ne è stato eletto uno nuovo: Badoero, che deve rialzare il proprio prestigio, ne chiede in sposa la figlia, la quale però è segretamente innamorata proprio di Claudio Venier. Per screditare il rivale, l'inquisitore fa circolare la voce che Venier è figlio naturale del Doge. Ma alla fine Badoero viene smentito: affrontato da Venier, rimane ucciso. Il Doge concede a Venier la mano di sua figlia e gli affida il comando di una spedizione in difesa della Repubblica Veneta.
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