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I falsari (1951)

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I falsari (1951)



Regia/Director: Franco Rossi
Soggetto/Subject: Nazareno Gallo, Ugo Guerra
Sceneggiatura/Screenplay: Ugo Guerra, Leopoldo Trieste, Nazareno Gallo, Edoardo Anton, Franco Rossi
Interpreti/Actors: Fosco Giachetti (ispettore Moroni), Doris Duranti (Teresa), Erno Crisa (Pietro), Lianella Carell (Lucia), Gabriele Ferzetti (Dario), Mario Angelotti (brigadiere Niccoli), Leopoldo Trieste (brigadiere Caputo), Saro Urzì (maresciallo Terlizzi), Nerio Bernardi (Maggiori), Attilio Dottesio (Carlo Farina), Mario Terribile (Prospero Marias), Michele Malaspina (ispettore della finanza), Ida Bracci Dorati (Maria Cinelli), Roberto Murolo (cantante), Agostino Salvietti (venditore di libri usati), Eugenio Maggi, Flora Torrigiani, Enza Pandolfi, Renato Terra Caizzi [Renato Terra], Rosolino Bua, Lucia Fontana, Lucia Corvino, Oreste Aulicino, Nunzio Colucci
Fotografia/Photography: Domenico Scala
Musica/Music: Carlo Rustichelli
Costumi/Costume Design: Gaia Romanini
Scene/Scene Design: Gaia Romanini
Montaggio/Editing: Mario Serandrei
Suono/Sound: Vittorio Trentino
Produzione/Production: Gallo Film-S.I.F.A.C.
Distribuzione/Distribution: Metro Goldwyn Mayer
censura: 10518 del 13-09-1951
Altri titoli: The Counterfeiters
Trama: Una grande quantità di biglietti falsi da diecimila lire comincia a circolare in Italia: sono molto ben imitati e stampati sulla originale carta filigranata usata dallo Stato. L'ispettore Moroni viene mandato ad effettuare le indagini a Garico, dove si fabbrica la carta. Facendosi passare per un commesso viaggiatore, Moroni prende alloggio nella locanda del paese, diventa amico di tutti e ben presto riesce a sapere come la preziosa carta venga fatta uscire dalla cartiera. Scopre che l'organizzazione fa capo a Teresa, una benefattrice che ufficialmente si occupa di un istituto di orfanelle; il suo collaboratore è Pietro, un capo-operaio della fabbrica. L'uomo è innamorato di Lucia, una operaia, la quale però non corrisponde il suo sentimento: la ragazza è già promessa ad un altro operaio, Dario. Nel tentativo di depistare le indagini, Pietro invia una lettera anonima denunciando che il ladri della carta filigranata sono Dario, suo rivale in amore, e Carlo, fratello di Lucia. In un primo momento Pietro viene arrestato, ma Moroni interviene facendolo rilasciare e pedinare. Pietro va a Napoli, nella tipografia di Alberto Maggioni, socio di Teresa: Moroni così ha la conferma che i falsari sono Teresa e Maggioni, mentre Alberto procurava loro la carta. La polizia arresta tutta la banda, ma non può impedire che Teresa uccida Pietro, da cui era stata amata e traviata.

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