La vendetta di una pazza (1951)
Torna indietro La vendetta di una pazza (1951)
Regia/Director: Pino Mercanti Soggetto/Subject: opera Sceneggiatura/Screenplay: Gaspare Cataldo, Alberto Vecchietti Interpreti/Actors: Lida Baarova (Paola Micheli), Otello Toso (Carlo), Mino Doro (Rodolfo), Jacqueline Plessis (Gianna), Brunella Bovo (Anna Maria Micheli), Gino Leurini (Stefano), Paola Quattrini (Anna Maria bambina), Margherita Bossi Nicosia, Mirko Ellis, Olinto Cristina (padre di Paola), Claudio Ermelli, Ignazio Balsamo, Giovanni Onorato Fotografia/Photography: Giuseppe La Torre Musica/Music: Gino Filippini Scene/Scene Design: Ottavio Scotti Montaggio/Editing: Jolanda Benvenuti Suono/Sound: Ercole Pace Produzione/Production: Romana Film Distribuzione/Distribution: Siden Film censura: 10863 del 10-11-1951 Trama: La bella e giovane figlia di un ricco proprietario di miniere ha una relazione amorosa con un ragazzo: ma quest'ultimo, accusato di omicidio e condannato benché innocente, in preda alla disperazione si uccide. La ragazza, che attende un figlio da lui, per salvare l'onore è costretta a sposare un altro uomo. Dopo aver partorito una bambina, la donna impazzisce e viene ricoverata in una clinica. Il marito, intanto, convive con un'amante. Molti anni dopo la donna torna a casa, non ancora guarita. Il marito, dopo aver sperperato il patrimonio della moglie, tenta di mettere le mani sull'eredità della figlia, che ha già pensato di far sposare al suo socio nonché complice in loschi affari. La donna recupera finalmente la ragione e scopre che il marito è l'autore dell'assassinio per il quale fu condannato il suo innamorato. Decide allora di continuare a fingersi pazza: rende inutilizzabile la miniera con un sabotaggio ma provoca la morte di un operaio, poi mette al sicuro i soldi della figliola sottraendoli al marito. Quest'ultimo, insieme al socio, chiude madre e figlia in un cunicolo della miniera, ma l'intervento dell'innamorato della ragazza le salva da morte sicura. Il marito viene ucciso a colpi di pistola, il socio è arrestato.
|
Questo sito utilizza cookie tecnici propri e di terze parti al fine di migliorare la navigazione Per maggiori informazioni visita la nostra privacy policy. | Accetto i cookies di questo sito, non mostrare la informativa. OK | |
|