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Ultimo incontro (1951)

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Ultimo incontro (1951)



Regia/Director: Gianni Franciolini
Soggetto/Subject: opera
Sceneggiatura/Screenplay: Alberto Moravia, Edoardo Anton, Antonio Pietrangeli, Giorgio Pàstina, Gian Paolo Callegari, Fede Arnaud
Interpreti/Actors: Alida Valli (Lina Castelli), Amedeo Nazzari (Piero Castelli), Jean-Pierre Aumont (Michele Bonesi), Vittorio Sanipoli (Augusto, il ricattatore), Giovanna Galletti ("signora" Flora, la maîtresse), Henri Vidon [Harry Weedon], Laura Carli (signora Maria), Michele Malaspina (Vincenzi), Gianna Segale (indossatrice), Alfredo Mazzotti, Mariemma Bardi, Mario Terribile, Enzo Donzelli, Mirella Pardi, Ettore Jannetti, Siva Fazi, Silvana Muzi, Nino Farina (se stesso, corridore automobilistico), Juan Manuel Fangio (se stesso, corridore automobilistico), Consalvo Sanesi (se stesso, corridore automobilistico), Felice Bonetto (se stesso, corridore automobilistico), Von Stuck (se stesso), Luigi Fagioli (se stesso), Leda Gloria (Bianca, amica di Lina)
Fotografia/Photography: Anchise Brizzi
Musica/Music: Enzo Masetti
Scene/Scene Design: Flavio Mogherini
Montaggio/Editing: Adriana Novelli
Suono/Sound: Aldo Calpini
Produzione/Production: Lux Film, Ponti-De Laurentiis
Distribuzione/Distribution: Lux Film
censura: 10596 del 29-09-1951
Altri titoli: Per sempre, Last Meeting, Erotik
Trama: Milano. Lina, moglie di Piero, meccanico collaudatore dell'Alfa Romeo, ha una relazione con Michele, pilota di macchine da corsa. I due amanti decidono di fuggire insieme in Argentina: ma all'ultimo momento Lina, sapendo che la sua partenza sarà un colpo durissimo per il marito, non ha più il coraggio di compiere questo passo. Decide quindi di restare e fa avere a Michele una lettera per comunicargli la decisione. Il biglietto viene recapitato a Michele nel momento in cui sta cominciando le prove di velocità sul circuito di Monza. Turbato dalla notizia, il pilota perde il controllo della vettura, sbanda e muore. Lina rimane fortemente segnata dal triste epilogo, ma a poco a poco riesce a dimenticare grazie all'affetto sincero dell'ignaro marito. Un giorno l'operaio Augusto, che ha trovato il suo biglietto nella tasca di Michele, comincia a ricattarla, minacciando di mostrare la lettera a Piero. Disperata, non riuscendo a procurarsi il denaro necessario a far tacere il ricattatore, Lina si rassegna a prostituirsi in una casa di appuntamenti di lusso. Casualmente il marito Piero la scopre e, recatosi nella casa, la colpisce a morte. Prima di morire, Lina confessa al marito la verità e ne ottiene il perdono. (Secondo Valli-Gremese: Prima che Lina possa spiegarsi, Piero le spara e quindi si uccide).

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