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Tizio Caio Sempronio (1951)

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Tizio Caio Sempronio (1951)



Regia/Director: Alberto Pozzetti
Soggetto/Subject: Vittorio Metz, Marcello Marchesi, Mario Monicelli, Stefano Vanzina [Steno]
Sceneggiatura/Screenplay: Vittorio Metz, Marcello Marchesi, Mario Monicelli, Stefano Vanzina [Steno]
Interpreti/Actors: Nino Taranto (Tizio, napoletano), Virgilio Riento (Caio, abruzzese), Franca Marzi (Livia), Tamara Lees (sacerdotessa di Iside), Enrico Luzi ("Calla Calla"), Ciro Berardi (padre di Lentulo), Adriana Gallandt (Cornelia), Nando Di Claudio (gran sacerdote di Iside), Fanfulla (Medio, prefetto di Roma), Franco Fantasia (capitano delle guardie), Pasquale De Filippo [Pasquale Passarelli] (cittadino fedele a Cesare), Umberto Silvestri (Spartaco), Alberto Sorrentino (sentinella idiota), Ughetto Bertucci (Settimio), Alfredo Varelli (Lentulo), Fioretta Metz (prima ballerina), Benedetto Nardacci, Aroldo Tieri (Sempronio), Bruno Smith (centurione all'arrivo della nave)
Fotografia/Photography: Sergio Pesce
Musica/Music: Ezio Carabella
Costumi/Costume Design: Fabrizio Carafa
Scene/Scene Design: Alfredo Montori
Montaggio/Editing: Vittorio Solito
Suono/Sound: Pietro Seriffo
Produzione/Production: Capitol Produzione Cinematografica
Distribuzione/Distribution: Indipendenti Regionali
censura: 11058 del 14-12-1951
Trama: Roma. Durante una passeggiata sulla via Appia Antica, due innamorati si imbattono in una statuina di epoca romana, rappresentante un uomo di aspetto imponente. Alla domanda della ragazza, il giovane risponde che si tratta di un romano qualunque. Appena i due si sono allontanati, la statua si anima, scende dal piedestallo e rievoca la storia di Tizio, il personaggio che rappresenta. Tizio è un seguace di Pompeo: ritornato con le legioni dalla Siria, apprende che Pompeo è morto e Cesare ha preso il potere. Innamorato di Livia, si reca a casa sua, ma il padre, il ricco mercante Caio, lo mette alla porta e gli proibisce di vedere la figlia. Il mercante, infatti, teme le rappresaglie degli uomini di Cesare: anche per questo accoglie con grande cordialità il cesariano Sempronio. Dopo l'uccisione di Giulio Cesare, colpito dai congiurati, i pompeiani tornano al potere. Ora è Sempronio che si nasconde, mentre Caio fa professione di amicizia a Tizio. Viene però scoperto Sempronio, rifugiatosi nella cantina di Caio. Per motivi diversi, tutti e tre finiscono in prigione. Caio ne esce ben presto, grazie alla sua abilità. Tizio e Sempronio evadono con l'appoggio della figlia di Pompeo e trovano rifugio nel tempio di Iside. Il nipote di Cesare prende il potere e Sempronio torna di nuovo in auge. Finito il racconto, la statua si congeda e torna sul piedestallo.

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