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Sette ore di guai (1951)

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Sette ore di guai (1951)



Regia/Director: Marcello Marchesi, Vittorio Metz
Soggetto/Subject: opera
Sceneggiatura/Screenplay: Vittorio Metz, Marcello Marchesi, Agenore Incrocci [Age], Furio Scarpelli, Eduardo Passarelli
Interpreti/Actors: Totò (Totò De Pasquale), Clelia Matania (Angelina, moglie di Totò), Carlo Campanini (signor Romolini), Mario Castellani (Antonino), Eduardo Passarelli (amico di Totò), Isa Barzizza (Amelia), Giulietta Masina (figlia di Romolini), Gildo Bocci (ubriaco in autobus), Liana Del Balzo (donna Lucrezia), Gisella Monaldi (Carmela), Guido Celano (Achille), Alberto Sorrentino (Raffaele), Liliana Mancini, Arturo Bragaglia, Galeazzo Benti, Nino Milano, Bice Valori, Elsa Pavani, Andrea De Pino, Ughetto Bertucci (Annibale), Gianni Baghino (commesso pasticceria), Carlo Mazzarella (Ludovico)
Fotografia/Photography: Rodolfo Lombardi
Musica/Music: Pippo Barzizza
Scene/Scene Design: Alberto Tavazzi
Montaggio/Editing: Franco Fraticelli
Suono/Sound: Kurt Doubrawsky
Produzione/Production: Golden Film, Humanitas Film
Distribuzione/Distribution: Titanus
censura: 10687 del 09-10-1951
Trama: Roma. Totò De Pasquale è un modesto sarto a cui nasce il primo figlio. Nel giorno fissato per il battesimo, il neonato si trova in giardino con la balia: la ragazza conversa amabilmente con un operaio suo ammiratore, ma interviene il marito geloso aggredendola. Nel trambusto che segue, l'operaio si vede affidare il bambino e con il piccolo in braccio se la dà a gambe. Avendo appreso della scomparsa del figlio, Totò prende in prestito il bambino della vicina di casa e lo presenta alla moglie come fosse il suo, volendo evitarle un'emozione traumatica. Accompagnato da due amici, si mette quindi alla ricerca dello scomparso. Dopo varie avventure, Totò e i suoi amici credono che il bimbo sia stato preso per errore dai vicini di casa, i quali, scambiandolo per il proprio figlio, lo hanno portato vicino Roma, a Marino. Totò corre nel paesino dei Castelli Romani e porta via il figlioletto dei vicini, che egli crede essere il suo. Ma, accusato di essere un rapitore e seviziatore di innocenti, fugge a stento dall'ira della gente. Tornato a Roma, apprende che il suo figlioletto è stato trovato e battezzato. La suocera lo maledice, i vicini lo aggrediscono chiedendo indietro il loro bimbo.

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