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Parigi è sempre Parigi (1951)

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Parigi è sempre Parigi (1951)



Regia/Director: Luciano Emmer
Soggetto/Subject: Sergio Amidei, Giulio Macchi
Sceneggiatura/Screenplay: Sergio Amidei, Luciano Emmer, Ennio Flaiano, Giulio Macchi, Francesco Rosi, Jacques Rémy, Jean Ferry
Interpreti/Actors: Aldo Fabrizi (Andrea De Angelis), Lucia Bosè (Mimì De Angelis), Ave Ninchi (Elvira De Angelis), Jeannette Batti (Claudia), Janine Marsay (Praline), Galeazzo Benti (Gianni Forlivesi), Henri Genès (Paul Gremier), Franco Interlenghi (Franco Martini), Roland Lesaffre (Carlo), Marcello Mastroianni (Marcello Venturi), Paolo Panelli (Totò Percuoco), Giuseppe Porelli (barone Raffaele D'Amore), Hélène Rémy (Christine), Carletto Sposìto (Nicolino Mancuso), Henri Guisol (monsieur Morand,fabbr. uccelli meccanici), Vittorio Caprioli (accompagnatore turistico), Yves Montand (se stesso)
Fotografia/Photography: Henri Alekan
Musica/Music: Roman Vlad
Costumi/Costume Design: Hugues Laurent
Scene/Scene Design: Hugues Laurent
Montaggio/Editing: Gabriele Varriale, Jacques Poitrenaud
Suono/Sound: André Le Baut
Produzione/Production: Fortezza Film, Omnium International du Film, Paris
Distribuzione/Distribution: Minerva Film
censura: 10508 del 10-09-1951
Altri titoli: Paris est toujours Paris
Trama: Una comitiva di italiani va a Parigi per assistere all'incontro di calcio Francia-Italia. Ne fanno parte, tra gli altri: due giovanotti, amici inseparabili, e una famiglia composta di padre, madre, figlia e relativo fidanzato. Ognuno di essi coltiva in cuor suo la speranza di vivere suggestive esperienze durante il breve soggiorno nella capitale francese. Madre e figlia pensano soprattutto ai negozi di moda e ai parrucchieri per signore, mentre il padre, dopo la rituale visita in comitiva ai monumenti, va a trovare un vecchio amico, un barone spiantato, che dovrebbe fargli conoscere la Parigi delle facili avventure galanti. Dopo un infelice esperimento in una casa di bellezza, le due donne cominciano un affannoso giro turistico per i locali caratteristici, che però le lascerà deluse. Il padre, seguendo l'amico barone, passa il pomeriggio nella bottega di un antiquario e la serata in avventure tutt'altro che galanti. Soltanto il più giovane della comitiva, che non aveva alcuna pretesa, trova il vero amore conoscendo una piccola giornalaia. I due ragazzi, dopo avere trascorso una felice serata in un modesto locale da ballo, si separano piangendo e promettono di scriversi.

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