Libera uscita (1951)
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Regia/Director: Duilio Coletti Soggetto/Subject: Vittorio Metz, Marcello Marchesi Sceneggiatura/Screenplay: Vittorio Metz, Marcello Marchesi Interpreti/Actors: Nino Taranto (Domenico Errichiello), Carlo Croccolo (Pinozzo Molliconi), Ludmilla Dudarova (signora Quaglia), Nyta Dover (Susanna), Laura Gore (Rosetta), Elena Altieri, Simona Gori, Luigi Pavese (signor Quaglia), Galeazzo Benti, Guglielmo Inglese, Arturo Bragaglia, Enrico Luzi (regista di fotoromanzi), Ciro Berardi, Gigi Reder, Mario Lauri, Nerio Bernardi Fotografia/Photography: Sergio Pesce Musica/Music: Tarcisio Fusco Montaggio/Editing: Fernando Tropea Suono/Sound: Bruno Brunacci Produzione/Production: Produzione Films C.M. Distribuzione/Distribution: Indipendenti Regionali censura: 9806 del 16-04-1951 Trama: Domenico Errichiello e Pinozzo Molliconi, soldati in libera uscita, vanno a trovare, ognuno per proprio conto, le rispettive fidanzate, le quali lavorano nella stessa villa signorile dei Quaglia, una come cameriera, l'altra come cuoca. Ciascuna delle due nasconde all'altra il proprio ragazzo, finché l'improvviso ritorno dei padroni le costringe a diventare alleate. I due militari fuggono di corsa e finiscono in un giardino dove si sta girando un fotoromanzo: si ritrovano a fare da comparse, poi riescono a proseguire la fuga travestiti da alti ufficiali americani, uno da generale, l'altro da colonnello. Durante la corsa, ancora nei pressi della villa, finiscono per caso in un magazzino d'armi clandestino, dove fanno cadere accidentalmente una candela la cui fiammella va ad accendere una miccia. Poi, indossando ancora le uniformi, rientrano nella villa e, scambiati per autentici americani, sono accolti con tutti gli onori e con grande cortesia dalla padrona di casa. In quel momento cominciano ad esplodere, una dopo l'altra, le bombe nascoste nel deposito. Il padrone della villa, che soffre di una forma di psicosi bellica, crede che la guerra sia scoppiata di nuovo. Domenico e Pinozzo fuggono di nuovo e finalmente si ripresentano all'ingresso della caserma, all'ufficiale di picchetto: con loro grande sorpresa, vengono premiati e mandati in licenza per aver fatto scoprire un deposito clandestino di armi ed esplosivi. |
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