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Cavalcata d'eroi (1950)

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Cavalcata d'eroi (1950)



Regia/Director: Mario Costa
Soggetto/Subject: Mario Costa
Sceneggiatura/Screenplay: Mario Costa, Anton Giulio Majano, Fulvio Palmieri, Piero Ghione, Lamberto Giovagnoli
Interpreti/Actors: Carla Del Poggio (Giulia Fabbri), Cesare Danova (Massimo Ruffo), Vittorio Sanipoli (conte Ottavio Monis), Otello Toso (Angelo Masina), Camillo Pilotto (cavalier Alessandro Fabbri), Paola Borboni (marchesa Ferrari), Alfredo Varelli (Luciano Manara), Carlo Tamberlani (Carlo Pisacane), Ugo Sasso (Giuseppe Garibaldi), Germana Paolieri (duchessa di Farra), Carlo Romano (Paolo Tassoni), Marco Vicario [Renato Vicario] (Mario Fabbri), Ave Ninchi (Aurelia), Attilio Dottesio (Giuseppe Mazzini), Mario Ferrari (generale Oudinot), Dante Maggio (Ciccillo, il guappo), Arturo Dominici (generale Gilletti), Peppino Spadaro (capitan Turi), Achille Majeroni (vescovo), Fosca Freda (Anita Garibaldi), Giorgio Costantini (Nino Costa), Antonio Gradoli, Anita Durante, Laura Holt, Afro Poli (Ciceruacchio), Nico Pepe (Giacomo Medici), Renzo Giovampietro (Goffredo Mameli), Diego Pozzetto, Armando Annuale, Bianca Manenti, Victor Ledda, Victor André, Evaristo Maran [Evar Maran], Francesco Penza, Emilio Ghione jr., Aldo Alimonti, Antymo Reiner, Lionello Zanchi [Leonello Zanchi], Annibale Betrone (ministro degli Stati Uniti), Antonio Marietti (Nino Bixio)
Fotografia/Photography: Rodolfo Lombardi
Musica/Music: Alessandro Cicognini
Costumi/Costume Design: Flavio Mogherini
Scene/Scene Design: Lamberto Giovagnoli
Montaggio/Editing: Otello Colangeli
Suono/Sound: Enrico Palmieri
Produzione/Production: Compagnia Cinematografica Vulcania, Herald Pictures
Distribuzione/Distribution: Indipendenti Regionali
censura: 7716 del 20-04-1950
Trama: Roma, 1849. Dopo la proclamazione della Repubblica Romana, il papa Pio IX, che ha lasciato la città, chiede aiuto ai Francesi. Goffredo Mameli, Luciano Manara e Angelo Masina fanno amicizia con Massimo Ruffo, un pittore esiliato dai Borboni per le sue idee politiche. Una mattina i quattro amici costringono alla fuga i briganti che hanno assaltato una diligenza diretta a Roma: tra i passeggeri, la contessa Ferreri e sua nipote Giulia. Nasce l'amore tra Massimo e Giulia, ma la ragazza è fidanzata al conte Noris, emissario del governo francese, che il padre di lei desidera avere amico. Le truppe del generale francese Oudinot, sbarcate a Civitavecchia, vengono respinte. Approfittando della tregua, Giulia lascia la casa paterna e raggiunge Massimo. I combattimenti riprendono e, malgrado la valorosa difesa, i repubblicani devono soccombere alle forze francesi. L'Assemblea Nazionale offre la resa. Giuseppe Garibaldi, accorso in difesa dei patrioti, riesce a lasciare Roma con il suo gruppo per raggiungere Venezia. Lo seguono, tra gli altri, Massimo e sua moglie Giulia, che ha avuto il perdono paterno. (CCC)

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