Gli ultimi giorni di Pompei (1950)
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Regia/Director: Paolo Moffa Soggetto/Subject: opera Sceneggiatura/Screenplay: Marcel L'Herbier, Jean Laviron, Pierre Brive, Antonio Pietrangeli, Diego Fabbri, Paolo Moffa Interpreti/Actors: Micheline Presle (Elena), Georges Marchal (Lysia), Marcel Herrand (Arbace), Adriana Benetti (Nidia), Camillo Pilotto (Diomede), Antonio Pierfederici (Olinto), Jacques Catelain (Clodio), Laura Alex (Giulia), Guglielmo Barnabò (Panza), Marcella Rovena (strega), Peter Trent (Sallustio), Alain Quercy (Lepido), Annibale Betrone (generale), Jone Romano (Stratonica), Hans Hinrich [Giovanni Hinrich] (Burbo), Marie France, Victor Ledda, Claudio Ermelli, Mary Genny, Teresa Pollio Fotografia/Photography: Roger Hubert, Giorgio Orsini Musica/Music: Roman Vlad Costumi/Costume Design: Veniero Colasanti Scene/Scene Design: Aldo Tomassini, Franco Lolli Montaggio/Editing: Renzo Lucidi Suono/Sound: Ovidio Del Grande Produzione/Production: Film Universalia, Franco London Film, Paris Distribuzione/Distribution: Warner Bros. censura: 7085 del 13-01-1950 Altri titoli: Les derniers jours de Pompéi, Los ultimos días de Pompeya Trama: Pompei, 79 d.C. Lisia, giovane patrizio greco, si è promesso a Giulia, figlia di un ricco mercante di Pompei. Avendo riveduto Elena, una giovane la cui delicata bellezza lo aveva già colpito, Lisia decide di rompere il fidanzamento con Giulia. In preda alla gelosia e alla rabbia, Giulia si allea con Arbace, il gran sacerdote di Iside, il quale si è invaghito di Elena e vorrebbe sottrarla a Lisia. Arbace procura a Giulia un filtro magico da far bere a Lisia, che dovrebbe indurre il giovane a tornare da lei, ma della coppa si impadronisce la schiava Nidia, segretamente innamorata di Lisia. Appena bevuta la pozione, Lisia impazzisce e corre al tempio brandendo un pugnale. Anche Nidia corre al tempio con l'intenzione di smascherare il sacerdote, ma viene uccisa da Arbace il quale fa ricadere l'accusa su Lisia.Il giovane, fuori di sé, non è in grado di difendersi e sta per essere condannato a morte quando un cristiano, unico testimone del delitto, interviene in sua difesa. Ma nel clima di odio contro i cristiani, Lisia è di nuovo in pericolo: in quel momento la terribile eruzione del Vesuvio sommerge la città di lapilli infuocati. Lisia, rinsavito per lo spavento, si salva con Elena. |
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