Tormento (1950)
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Regia/Director: Raffaello Matarazzo Soggetto/Subject: Libero Bovio, Gaspare Di Majo Sceneggiatura/Screenplay: Aldo De Benedetti Interpreti/Actors: Amedeo Nazzari (Carlo Guarnieri), Yvonne Sanson (Anna Ferrari), Annibale Betrone (Gaetano Ferrari), Teresa Franchini (Rosina), Tina Lattanzi (Matilde Ferrari), Aldo Nicodemi (Ruffini), Giuditta Rissone (madre Celeste), Vittorio Sanipoli (Rossi, socio di Guarnieri), Felice Minotti, Rita Livesi, Giulio Tomassini, Gaetano Quartararo, Roberto Murolo (Enzo Sandri), Rosalia Randazzo (Dinuccia), Mario Ferrari Fotografia/Photography: Tino Santoni Musica/Music: Gino Campese Montaggio/Editing: Mario Serandrei Suono/Sound: Giulio Panni Produzione/Production: Labor Film, Titanus Distribuzione/Distribution: Titanus censura: 8953 del 23-11-1950 Altri titoli: Opfergang einer Mutter Trama: La giovane Anna Ferrari, orfana di madre, per amore del padre sopporta una dolorosa convivenza con la matrigna, donna crudele che trova ogni occasione per mortificarla. Una sera, rimasta sola in casa, riceve la telefonata del fidanzato Carlo Guarnieri, il quale vive a Milano ma in quel momento si trova di passaggio alla stazione ferroviaria. Anna gli va incontro per salutarlo e insieme tornano a casa: ad accoglierli c'è la matrigna, la quale rimprovera Anna in maniera così aspra e ingiusta che Carlo decide di condurla con sé a Milano. Quando tutto è pronto per le nozze, Carlo viene accusato di assassinio e arrestato: benché innocente, gravi indizi sono a suo carico. Viene processato e condannato a venti anni di reclusione. Intanto Anna si accorge di essere incinta e accetta di sposare Carlo in prigione, convinta della sua completa innocenza. Costretta a vivere da sola con il bambino, senza mezzi per mantenersi, Anna scrive al padre chiedendo aiuto, ma le sue lettere vengono intercettate e fatte sparire dalla matrigna. Quando l'avvocato di Carlo va dal padre a informarlo dell'accaduto, l'uomo muore di crepacuore. Ad Anna non rimane che rivolgersi alla matrigna, la quale promette di aiutarla a condizione che rinunci per sempre alla figlioletta. In principio Anna rifiuta, poi, pensando all'avvenire della bimba, la lascia alla matrigna e si ritira in un istituto di correzione. Dopo alcuni anni, l'innocenza di Carlo viene riconosciuta e Anna può riunirsi a lui e alla figlioletta. |
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