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Non c'è pace tra gli ulivi (1950)

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Non c'è pace tra gli ulivi (1950)



Regia/Director: Giuseppe De Santis
Soggetto/Subject: Giuseppe De Santis, Gianni Puccini
Sceneggiatura/Screenplay: Libero De Libero, Carlo Lizzani, Giuseppe De Santis, Gianni Puccini
Interpreti/Actors: Raf Vallone (Francesco Dominici), Lucia Bosè (Lucia Silvestri), Folco Lulli (Agostino Bonfiglio), Maria Grazia Francia (Maria Grazia Dominici), Dante Maggio (Salvatore Capuano), Michele Riccardini (maresciallo), Vincenzo Talarico (avv. difensore di Francesco), Pietro Tordi (don Gaetano Bertarelli), Angelina Chiusano (madre di Agostino), Attilio Torelli, Giacomo Sticca, Maddalena Di Trocchio, Giuseppina Corona, Tommaso Di Gregorio, Giovanni Paparella, Vincenzo Jannone, Vincenzo Vaticone
Fotografia/Photography: Piero Portalupi
Musica/Music: Goffredo Petrassi
Costumi/Costume Design: Anna Gobbi
Montaggio/Editing: Gabriele Varriale
Suono/Sound: Giovanni Rossi, Venanzio Biraschi
Produzione/Production: Lux Film
Distribuzione/Distribution: Lux Film
censura: 7336 del 18-02-1950
Altri titoli: No Peace Among the Olives, Vendetta (Blutrache)
Trama: In Ciociaria, dopo la guerra. Il ventottenne Francesco Dominici, dopo sei anni trascorsi tra guerra e prigionia, trova la famiglia in miseria. Il suo gregge è stato preso da Agostino Bonfiglio, un pastore che si è arricchito durante la guerra facendo l'usuraio e depredando le pecore degli altri. Una notte, aiutato dalla fidanzata Lucia Silvestri e dalla sorella Maria Grazia, si riprende il proprio gregge. Maria Grazia, rimasta indietro con alcune pecore, è raggiunta da Agostino che la violenta. Il giovane viene denunciato e arrestato: l'omertà degli abitanti, le minacce di Agostino ai pastori e alcune false testimonianze da lui comprate fanno condannare Francesco a quattro anni. Lucia, l'unica testimone oculare del furto di bestiame di Agostino ai danni di Francesco, viene indotta a tacere. Agostino, divenuto padrone incontrastato della contrada, ottiene la mano di Lucia, ma le nozze sono impedite da Maria Grazia che denuncia pubblicamente la violenza subìta dall'uomo. Poco prima di Pasqua, Francesco evade e va a nascondersi sulle montagne della Ciociaria con propositi di vendetta. Lucia lo raggiunge e i due si riappacificano. Aiutato dagli altri pastori, Francesco va a casa di Bonfiglio, il quale lo accoglie a raffiche di mitra. Inseguito, Agostino fugge portando con sé Maria Grazia e il gregge di pecore, ma durante la fuga uccide la donna soffocandola. Poi, non avendo più colpi da sparare, si getta in un dirupo. Francesco si consegna ai carabinieri, confidando nella revisione del processo. E' il giorno di Pasqua, le campane suonano a stormo.

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